Ormai è una attesa e sentita tradizione la conferenza stampa di fine anno di Scania Italia, quest’anno svoltasi nella splendida cornice di Palazzo Parigi, in centro a Milano. La squadra Scania al completo ha celebrato così un anno molto positivo, che porterà il Grifone a superare entro la fine dell’anno i 4.000 camion immatricolati, avanzando inesorabilmente nella classifica dei Marchi presenti in Italia e acciuffando una quota, nel segmento over 16 ton, del 16,8 per cento. Una quota da verificare all’inizio del prossimo anno – e lo faremo anche con uno speciale sul numero di gennaio di Vado e Torno – e che porterebbe Scania a essere il primo costruttore straniero per immatricolazioni in Italia.

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Scania Italia: un 2024 “sfidante”

Ma come è stato il 2024 per Scania Italia? “Sfidante” lo ha definito l’AD Enrique Enrich, al timone del Grifone nel nostro Paese da poco più di quattro anni. “L’aggiornamento del GSR con l’entrata in vigore della GSR II, con la deroga arrivata troppo in ritardo, ha messo sotto pressione la produzione, la rete e gli allestitori, costringendoli a far fronte a costi che non sempre sono riusciti a recuperare”. E il 2025? “Sarà un anno complesso”, secondo Enrich, “con una contrazione del mercato dei camion, ma possiamo contare su una squadra fantastica e una rete solida e collaudata, quindi restiamo ottimisti”.

Più nello specifico delle previsioni per il prossimo anno, il responsabile vendite Daniel Dusatti risponde così a una nostra sollecitazione: “Già alla fine di quest’anno si sono visti segnali di un calo complessivo del mercato. Crediamo anche noi che ci sarà una contrazione nel 2025 e pensiamo (ma è un’ipotesi che andrà confermata) che ci si possa attestare sulle 20mila unità vendute nel segmento over 16 ton. Una quota inferiore rispetto agli ultimi due anni, ma comunque buona se si guarda all’andamento degli ultimi 15 anni”. Inevitabile il commento di Dusatti sui risultati ottenuti nel 2024, che proiettano Scania al primo posto tra i marchi stranieri. “Questo è un dato estremamente positivo, che ci lusinga e ci fa ben sperare. Siamo leader nel lungo raggio e leader nazionali anche tra le flotte con più di 100 veicoli, con buona pace di chi ancora pensa che gli Scania siano camion per padroncini”, ha aggiunto Dusatti.

Il ruolo dei Super nel mercato del Grifone e le trazioni alternative

Un ruolo di primissimo piano in questa crescita ce l’ha la diffusione dei Super, l’ultima evoluzione dei pesanti Scania che, citando Alessandro Girardi, Head of Pre-Sales and Logistics di Scania Italia, “inizia a mostrare i muscoli sulla strada”. Sono circa 4.500 i Super in circolazione in Italia, e adesso il Grifone spinge anche su applicazioni diverse dal trattore stradale, per esempio il construction. “La catena cinematica è altamente efficiente, abbiamo lavorato molto sul cambio, sulla presa di forza e su molti componenti chiave”, ha aggiunto Girardi.

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Passaggio obbligato sulle trazioni alternative, a cominciare dall’elettrificazione che, secondo Paolo Carri, direttore Marketing & Driving the Shift di Scania Italia, “non sta evolvendo come avremmo pensato anche solo qualche anno fa. Continuiamo assolutamente a credere nella prospettiva dell’elettrificazione, ma è ovvio che costruttori non possano creare il mercato, specialmente nel B2B. Quello che possiamo fare, e che stiamo facendo, come dimostrano i nostri ultimi camion elettrici, è assicurare il miglior prodotto possibile alla clientela. Siamo molto fieri dei dati che stiamo raccogliendo dalle esperienze di alcuni clienti, tra cui cito Cortese Trasporti e Chiggiato”. Più in generale, “e-mobility, diesel altamente efficiente, compatibilità con i biocarburanti sono tutti elementi della nostra strategia che poggia sulla modularità”.

Scania Super

La rete di Scania Italia, menzionata da Enrich all’inizio della conferenza, conta oggi 18 concessionarie truck, 6 concessionarie bus, 2 concessionarie motori marini, 112 officine, 7 Scania On Site e oltre 2mila persone coinvolte. Nel 2025, Scania prevede di inserire tre nuove officine a Pozzallo, Termini Imerese e Nocera Inferiore. Si investirà sui poli logistici a Roma Nord, Terni e Pescara, mentre vedrà la luce una nuova concessionaria di proprietà a Brugherio (MI).

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