Scania Hybrid L 320, ti accompagno nel futuro
Lo avevamo provato a fine 2016 (Vado e Torno n.11), apprezzandone le qualità e intuendone le potenzialità, non senza tuttavia manifestare perplessità sul fatto che potesse davvero, in attesa degli sviluppi sul full-electric e della definitiva affermazione del gas (in tutte le sue forme, naturale compresso o liquefatto), collocarsi sul mercato dei veicoli per le […]
Lo avevamo provato a fine 2016 (Vado e Torno n.11), apprezzandone le qualità e intuendone le potenzialità, non senza tuttavia manifestare perplessità sul fatto che potesse davvero, in attesa degli sviluppi sul full-electric e della definitiva affermazione del gas (in tutte le sue forme, naturale compresso o liquefatto), collocarsi sul mercato dei veicoli per le applicazioni urbane e regionali, quale realtà competitiva, alternativa al tanto demonizzato diesel (che resta un riferimento, e che nell’interpretazione del Grifone ha raggiunto livelli di rendimento ed efficienza assoluti).
Scania Hybrid L 320, il Grifone ha alzato l’asticella
Lo ritroviamo adesso, l’ibrido firmato Scania, maturo e perfettamente allineato con le aspettative di coloro i quali, aziende di autotrasporto piccole o grandi che siano, chiedono un trasporto sostenibile nel segno della flessibilità e dell’elevata produttività. Ci crede Scania, nell’ibrido. Tecnologia che a Södertälje ruota attorno alla combinazione tra il 5 cilindri turbodiesel di 9,3 litri da 320 cavalli abbinato al cambio automatizzato Opticruise, e il motore elettrico da 177 cavalli alimentato da batterie.
Ci credono, gli uomini del Grifone, al punto da mettere a listino una vera e propria famiglia targata Hybrid, carri e trattori, furgonati e centinati, in grado di intercettare le esigenze nell’ambito del trasporto e della distribuzione merci a temperatura controllata, in special modo di notte o in zone a emissioni zero, raccolta rifiuti o piuttosto come veicoli per utilizzi aeroportuali.
Scania Hybrid L 320, evoluzione nel segno della sostenibilità
Scania compie dunque un altro passo, o meglio, un vero e proprio balzo in direzione di quel trasporto sostenibile, inteso come dichiarata guerra alle emissioni (senza con ciò venire meno all’efficienza e al rendimento e alle prestazioni), che in fondo è nel dna stesso del marchio, e di cui il Costruttore di Södertälje è paladino, convinto sostenitore e punto di riferimento.
[fusion_builder_container hundred_percent=”yes” overflow=”visible”][fusion_builder_row][fusion_builder_column type=”1_1″ background_position=”left top” background_color=”” border_size=”” border_color=”” border_style=”solid” spacing=”yes” background_image=”” background_repeat=”no-repeat” padding=”” margin_top=”0px” margin_bottom=”0px” class=”” id=”” animation_type=”” animation_speed=”0.3″ animation_direction=”left” hide_on_mobile=”no” center_content=”no” min_height=”none”][fusion_tagline_box backgroundcolor=”” shadow=”no” shadowopacity=”0.1″ border=”1px” bordercolor=”” highlightposition=”top” content_alignment=”left” link=”http://www.vadoetorno.com/abbonamenti/” linktarget=”_blank” modal=”” button_size=”xlarge” button_shape=”square” button_type=”flat” buttoncolor=”” button=”ABBONATI SUBITO” title=”Scopri di più” description=”La prova completa sul numero di Ottobre della rivista Vado e Torno” animation_type=”0″ animation_direction=”down” animation_speed=”0.1″ class=”” id=””][/fusion_tagline_box][/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]