G 490, il quattro assi Scania non conosce ostacoli
Specializzato tra gli specializzati. All’interno dell’offerta (ampia) di modelli dedicati alle varie mission dell’off-road, le versioni contrassegnate come “G” (lettera che prima di individuare la cabina media ha contraddistinto, anno 1996, una vera e propria gamma di veicoli) non passano inosservate. Per impostazione, architettura e ventaglio di configurazioni disponibili, rappresentano infatti la soluzione in qualche […]
Specializzato tra gli specializzati. All’interno dell’offerta (ampia) di modelli dedicati alle varie mission dell’off-road, le versioni contrassegnate come “G” (lettera che prima di individuare la cabina media ha contraddistinto, anno 1996, una vera e propria gamma di veicoli) non passano inosservate.
Per impostazione, architettura e ventaglio di configurazioni disponibili, rappresentano infatti la soluzione in qualche modo più centrata e che meglio interpreta le esigenze dell’impiego in cava e nella cantieristica, adattandosi al meglio a ogni tipo di terreno.
Scendendo nel dettaglio se ne comprendono i motivi. La cabina, anzitutto: versione mediana tra la P (compatta) e la R (più spaziosa), la G in versione standard (è disponibile infatti anche con tetto ribassato) rappresenta il giusto mix tra comfort, funzionalità e praticità.
Inoltre, l’abbinamento con l’ampio ventaglio di passi disponibili (ben nove, intervallati ogni 200 millimetri a partire da un interasse di 2.160 tra secondo e terzo asse) non fa mai lievitare la tara oltre la soglia degli 11 mila chili (versioni con sospensioni paraboliche) a tutto vantaggio della portata utile. E poi il motore, che nel caso del 12,7 litri da 490 cavalli (con Scr più Egr) è compatibile con l’Hvo (olio vegetale idrogenato) e il biodiesel, così come la stessa unità di 450 cavalli. L’ambiente ringrazia.
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