Super, di nome e di fatto. L’ammiraglia Scania protagonista del nostro Supertest 500km
Vestita con l’abito dell’accogliente cabina Cs20 H, l’ammiraglia del Grifone supera abbondantemente il risultato conseguito dalla precedente versione del modello, avvicinando la soglia del primato assoluto del nostro test. I dettagli.
Abbiamo sottoposto al nostro Supertest da 500km la versione 500 S ‘Super’ del pesante stradale di Scania in una soleggiatissima (e fin troppo calda) giornata di inizio giugno. Il risultato conferma la bontà del progetto svedese: 3,82 km/litro. Si tratta della migliore prestazione di sempre (e la seconda in assoluto; qui la prima) stabilita da un pesante di 500 cavalli sull’impegnativa distanza sulla quale tradizionalmente mettiamo alla frusta le combinazioni trattore 4 per 2 con semirimorchio. A pagina 40 di Vado e Torno luglio/agosto l’articolo completo di grafici, tabelle e informazioni sulla catena cinematica.
Gli uomini Scania si sono super…ati
Dunque, proprio una prestazione super. D’altronde, quelle cinque lettere orgogliosamente campeggianti sulla calandra della nuova edizione del pesante stradale svedese, ribattezzato internamente da Scania col nome Cassiopea (una delle costellazioni che prende il nome dalla regina di Etiopia), già dicevano molto. Delle qualità del modello, evidentemente. Ma soprattutto della fiducia che gli uomini del Grifone ripongono in questa aggiornata generazione Next Gen ulteriormente migliorata nel rendimento e nell’efficienza. Per raggiungere l’obiettivo, Scania non ha lesinato sforzi, investendo ulteriori due miliardi di euro, esattamente la stessa cifra messa in campo per sviluppare la Next Gen presentata in grande stile nell’estate 2016.
Giocando ancora sul nome, concedetecelo, verrebbe da dire che il risultato di tanto sforzo è davvero super. Grazie alla combinazione tra la nuova famiglia di motori 6 cilindri (solo Scr) e quell’autentico gioiellino che è il cambio G33 Cm (con overdrive di 0,77), chiamato a essere l’erede designato dell’Opticruise. Unitamente all’adozione del ponte posteriore (R756 a singola riduzione) con rapporti extra lunghi (2,31 sul ‘nostro’ 500 S) e senza dimenticare l’apporto del sistema Scr Twin dosing che con la sua doppia spruzzata di adblue contribuisce anch’esso, e in maniera tutt’altro che trascurabile, al taglio dei consumi. Beh, messo così questo cocktail top level, innestato su una macchina dall’architettura ampiamente collaudata quale è la Serie S vestita con cabina Cs20 H, non spiega forse tutto nel dettaglio, ma lascia certo capire molto dei punti di forza dell’ammiraglia di Södertälje.
Nell’olimpo dei grandi
Il risultato, dicevamo, colloca lo Scania 500 S nell’olimpo dei grandi. Ma al di là di questo, è significativo il passo avanti, un vero e proprio balzo, compiuto rispetto al modello precedente. Ovvero quello Scania S 500 (sì, la denominazione originaria anteponeva la lettera identificativa della Serie alle tre cifre indicanti la potenza), che soltanto quattro anni fa, nella primavera 2018, sulla scia di un successo commerciale che andava consolidandosi sul mercato, staccava sul tracciato del Supertest un 3,72 km/litro da record.
Ebbene, lo Scania 500 S quel limite lo ha spostato più in là. E neppure di poco: cento metri tondi tondi. Chiudendo appunto la prova con una percorrenza di 3,82 chilometri/litro, alla velocità media di 78,9 all’ora (contro i 73,5 dell’S 500: anche questo è un dato di estrema rilevanza). E lo ha fatto mettendosi alle spalle le difficoltà e gli ostacoli di un percorso che da Parma, imboccata la lunga lingua d’asfalto verso la Cisa, ha proposto in rapida e continua sequenza restringimenti di corsia, rallentamenti vari per lavori stradali e cambi di carreggiata, fin quasi a Tortona. Sfruttando 270 kgm di generosissima e robusta coppia, da sempre carta vincente di Scania, ancor più con questa generazione di autocarri, e una guidabilità da autentica berlina, l’ammiraglia del Grifone non si è lasciata intimidire. Appunto, Super di nome e di fatto.
Il giudizio di Vado e Torno
La cabina, battezzata Cs20 H, non è di per sé una novità. Comoda, funzionale e pratica, ben organizzata, come è nello stile e nella filosofia di Scania. Insomma, una conferma e allo stesso tempo un tesoretto che si apprezza in particolare sulle tratte più lunghe. Piuttosto, c’è un altro ‘dettaglio’ al quale forse non fai caso immediatamente, ma che al tirar delle somme rappresenta veramente un plus: l’insonorizzazione. Già: scendi a fine test e ripensi al fatto che non hai sentito il minimo fruscio, la più piccola vibrazione. Quasi neppure la voce del motore. Questo sì è comfort con la maiuscola.
Con lo Scania 500 S (no, non è un errore, la denominazione è cambiata, con l’indicazione della potenza a precedere la lettera indicante il modello), la voce pollice verso è da togliere. Veri e propri nei, dettagli o particolari che non convincono, fai davvero fatica a trovarne. Non per nulla d’altronde, sulla calandra campeggia il logo Super.