‘Saremo sempre i primi!’. Parola di Buchner, gran capo del truck Mercedes
«Siamo il numero uno e lo saremo sempre». Parole pesanti quelle di Stefan Buchner, capo di Mercedes Trucks durante il lancio del nuovo Actros nel surriscaldato hangar 1 dell’aeroporto di Hannover. Praticamente un secondo mega stand, esterno alla Fiera (da cui dista 30 chilometri), pieno di luci e di effetti speciali, quasi una prova di […]
«Siamo il numero uno e lo saremo sempre». Parole pesanti quelle di Stefan Buchner, capo di Mercedes Trucks durante il lancio del nuovo Actros nel surriscaldato hangar 1 dell’aeroporto di Hannover. Praticamente un secondo mega stand, esterno alla Fiera (da cui dista 30 chilometri), pieno di luci e di effetti speciali, quasi una prova di forza per annichilire i concorrenti.
Con un suono di bassi che faceva tremare l’edificio, tra laser, fumogeni e persino elicotteri, è comparso dunque il nuovo Actros che porta con sé sicuramente due rivoluzioni epocali, le Mirror Cam, ovvero le telecamere al posto degli specchi retrovisori e il Cockpit multimediale. Via tutto quello cui eravamo abituati, quadranti, pulsanti e interruttori, e largo a due touchscreen. Si aggiungono poi altre due anteprime mondiali come l’Active Drive Assist che mantiene il veicolo in corsia (agendo anche sullo sterzo se necessario) e l’Active Brake Assist 5 in grado di riconoscere anche i pedoni e, quindi, di frenare in caso d’emergenza.
Non solo uno stand, ma un vero mondo
Dall’aeroporto alla Fiera di Hannover, Mercedes ha continuato a stupire. All’interno del padiglione Daimler, archiettura sorretta da una struttura in acciao di 500 tonnellate, con duemila riflettori montati su 5,5 chilometri di ‘americane’ più 11 di tubi d’alluminio, 33 chilometri di cavi, duemila metri di moquette più novemila di laminato, con bar e uffici (c’è persino la sala Buchner dove abbiamo intervistato il gran capo dei truck) con mille persone che ci lavorano, stazionavano ben 64 tra camion, van e bus, compresi quelli marchiati Fuso. Nella schiera degli Actros faceva però capolino quello che tutti aspettavano e che ancora non s’era visto. Il pesante Mercedes con motore a gas.
Un primo passo verso il lungo raggio?
«Presentiamo il primo Actros con motore a gas proprio all’IAA, con motore da 302 cavalli concepito per la distribuzione pesante. Ma siamo pronti anche con altri motori, se ce ne sarà bisogno. La premessa è che si sviluppi in Europa una infrastruttura capace e potente come quella per il diesel», risponde un Buchner glaciale che sembra quasi voler prendere le distanze da un carburante sin qui poco amato in Germania.
Germania che però ha varato un programma di incentivi sì per l’elettrico ma, anche, per il gas. E non da poco, ben 20 mila euro per l’Lng. Pensate dunque di proporlo anche voi?
«Il modello Lng non c’è, ma possiamo farlo in tempi molto brevi. Monitoriamo il mercato per capire se c’è la necessità di metterlo in listino».
Dunque, gli incentivi non bastano?
«L’infrastruttura è molto importante, anche per gli elettrici. Deve arrivare ad essere capillare come per il diesel».
Visto che potete sfornare un veicolo in tempi molto brevi, avrete puntato su una delle due tecnologie, ciclo Otto come Iveco o diesel-gas come Volvo?
«Conosciamo tutte e due le tecnologie e stiamo valutando quale potrebbe essere la migliore per Mercedes. Sono entrambe interessanti e presentano pregi e difetti».
Tornando all’elettrico, avete presentato l’e-Actros, ma per la distribuzione più leggera pensate a un e-Atego?
«Per la distribuzione pesante, 18-25 tonnellate abbiamo appunto l’e-Actros. Per la distribuzione leggera puntiamo invece sull’e-Canter. Al momento non c’è in programma un e-Atego. Ma se dovessimo pensare anche all’Atego elettrico, saremo veloci a farlo».
Sempre parlando di distribuzione, soprattutto in città, i vostri concorrenti svedesi hanno presentato dei cabina ribassata, ibrido (Scania) e elettrico (Volvo), mentre Man ha addirittura fatto un prototipo elettrico che ha chiamato Cite. Come pensate di rispondere?
«Con cabina ribassata noi proponiamo l’Econic che, sinora, ha trovato applicazione soprattutto per la nettezza urbana, ma va bene anche per altre applicazioni. È il veicolo ideale per il trasporto urbano. Ed è disponibile anche a gas. Siamo posizionati bene».
Un’ultima domanda sulle autostrade elettriche. Avevate cominciato anche voi a collaborare con Siemens, ma ora sembra che Scania ci creda molto di più.
«Non penso che sia un progetto valido».