Dici Romania e parli del paradiso dei datori di lavoro, che trovano mano d’opera qualificata a prezzi stracciati. Che è poi la base del successo per le tante imprese di autotrasporto che hanno spostato a Bucarest la sede e ingaggiato per un pezzo di pane legioni di autisti. Tempi ormai passati, secondo uno studio sul trasporto su strada di merci svolto dal CNR francese sui contratti di lavoro degli autisti romeni.

Romania, gli stipendi a +31%

Già, perché solo negli ultimi tre anni la paga base per gli autotrasportatori in Romania è cresciuta da 400 a 565 euro al mese, accompagnata da una indennità di trasferta di 68 euro al giorno per 22 giorni lavorativi. In breve: nel giro di 36 mesi il costo degli autisti in Romania è cresciuto del 31 e spicci per cento, portando lo stipendio netto annuo a sfondare il tetto dei 20mila euro, 20.490 per la precisione.

Sono tredici mensilità da 1.576 euro che non si possono certo paragonare a quanto trova in busta paga un collega tedesco o francese, ma però ormai lontane dalle cifre ridicole di 10 anni fa. E che spiegano anche perché, come insegna la Gran Bretagna post Brexit, sia sempre più difficile trovare autisti romeni per riempire i ranghi lasciati liberi da prepensionamenti e disinteresse per il mestiere delle nuove generazioni.

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