Rimorchi e semirimorchi, a settembre il mercato è in netta ripresa
Inversione di tendenza per il mercato dei trailers in Italia: rispetto alla flessione di agosto, a settembre le immatricolazioni di rimorchi e semirimorchi tornano a crescere. Rimorchi e semirimorchi, bene settembre UNRAE ha elaborato i dati arrivati dal Mit. Secondo questi dati, la stima del mercato rimorchi e semirimorchi con ptt superiore alle 3,5 ton […]
Inversione di tendenza per il mercato dei trailers in Italia: rispetto alla flessione di agosto, a settembre le immatricolazioni di rimorchi e semirimorchi tornano a crescere.
Rimorchi e semirimorchi, bene settembre
UNRAE ha elaborato i dati arrivati dal Mit. Secondo questi dati, la stima del mercato rimorchi e semirimorchi con ptt superiore alle 3,5 ton restituisce un incremento delle immatricolazioni pari al 21,4% rispetto al settembre del 2019 (850 unità immatricolate contro 700).
Un aumento che porta il dato consolidato dei primi nove mesi dell’anno a -28,6%. Questo, rispetto allo stesso periodo del 2019, con 7.920 unità immatricolate contro 11.093.
Veicoli rimorchiati, l’attività burocratica sta lentamente tornando alla norma
Passiamo alle ragioni della ripresa che riguarda i veicoli rimorchiati, manifestatasi dopo i cali contenuti dei mesi estivi. Queste possono essere ricondotte al ritorno ad una relativa normalità delle attività tecnico-amministrative di approvazione e immatricolazione. Attività che hanno cominciato a far recuperare i ritardi accumulati.
Siamo in attesa della nomina del prossimo Presidente di sezione, dopo le dimissioni di Sandro Mantella lo scorso agosto. Nel frattempo, i dati sull’andamento delle immatricolazioni dei rimorchi e dei semirimorchi sono stati commentati da Paolo A. Starace.
Il Neo Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE, ha subito rimarcato l’importanza che il comparto in questione gioca nell’equilibrio generale di tutto il settore. Questo perchè, ancora oggi, «il trasporto di merci a media e lunga distanza avviene quasi esclusivamente con complessi formati da trattori e semirimorchi, in considerazione della loro maggior flessibilità d’impiego».
Rimorchi e semirimorchi: l’andamento degli investimenti
Non sono mancate poi le osservazioni sull’andamento degli investimenti, passaggio fondamentale per il rinnovo del parco veicoli.
Ecco altre considerazioni di Starace.
“Guardiamo agli andamenti delle domande di contributo finora presentate per il primo periodo di finanziamento previsto dai decreti in vigore (2020). Si può notare che, tra le diverse categorie di veicoli ammessi, i mezzi rimorchiati sono quelli per i quali sono state presentate il minor numero di domande. Questo, in proporzione alle risorse disponibili.
Tenendo presente che sono ammessi al contributo solo i rimorchi e semirimorchi allestiti per il trasporto intermodale, sembra logico chiedersi se questo fatto non sia il segnale di una certa saturazione di quel mercato”.
Rimorchi stradali, oggi sono ancora fondamentali
«Non possiamo quindi che ribadire la posizione di UNRAE, più volte espressa. E’ necessario provvedere a finanziare adeguatamente, contro radiazione per rottamazione, anche i rimorchi destinati al solo impiego stradale.
Questo, visto che l’anzianità media del parco circolante relativo – ben più alta dei 13,6 anni dei veicoli industriali – denuncia un alto fattore di rischio per la sicurezza del trasporto e della circolazione. Lo si può fare accompagnando provvedimenti incentivanti con una normativa severa. Normativa di controllo delle importazioni dell’usato dall’estero e delle revisioni, da rendere più stringenti e concedere anche ai privati».
«Nel perorare la causa di un rapido rinnovo del parco italiano dei veicoli trainanti, rimorchiati e dei loro allestimenti – conclude Starace – non facciamo comunque solo un discorso di sicurezza, perché oggi costruttori e allestitori di rimorchi e semirimorchi, destinati al trasporto delle più diverse tipologie di prodotto, dal collettame generico ai trasporti specifici in regime di temperatura controllata o delle materie pericolose, offrono sul mercato prodotti “intelligenti”, in grado di garantire non solo la massima sicurezza e sostenibilità, ma anche la miglior integrazione col veicolo trainante al fine di contribuire alla riduzione dei consumi e i costi di gestione».