La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge sul Codice della Strada. In attesa dell’approvazione da parte del Senato, vediamo quali sono le modifiche che impatteranno maggiormente sul settore dell’autotrasporto.

Il disegno di legge prevede una sospensione della patente di 7 giorni nel caso in cui al momento dell’accertamento il punteggio attribuito alla patente sia inferiore a 20 punti, e di 15 giorni nel caso sia inferiore a 10 punti.

Le associazioni di categoria dell’autotrasporto hanno più volte chiesto di modificare questo provvedimento, prevedendo almeno una distinzione tra i professionisti e gli altri utenti della strada. Gli autisti professionisti, infatti, dispongono di un punteggio sulla patente di guida e di uno, specifico, sulla Carta di Qualificazione del Conducente per le infrazioni al Codice della Strada commesse alla guida del camion. Le associazioni hanno chiesto infatti che la sospensione breve della patente sia calcolata sulla somma dei punteggi dei due titoli abilitativi (patente e CQC).

Un altro punto critico riguarda l’inasprimento delle sanzioni per la guida in stato di ebbrezza: pur condividendo l’inasprimento delle sanzioni, le associazioni ricordano che per gli autisti professionali di veicoli adibiti al trasporto di merci su strada è già vigente il tasso alcolemico pari a 0, per cui l’annotazione del codice 68 sulla patente appare superflua. Inoltre tutti i veicoli adibiti al trasporto di merci dovrebbero essere forniti di serie del dispositivo alcolock (che impedisca l’avviamento del motore a seguito del riscontro di un tasso alcolemico da parte del guidatore superiore a zero) sin dalla prima immatricolazione.

Riforma Codice della Strada: il commento della Fai

“Le modifiche al Codice della Strada approvate dalla Camera dei Deputati vanno nella giusta direzione, anche perché introducono il concetto che le norme di sicurezza riguardano tutti gli utenti e non solo alcune categorie”, ha commentato Paolo Uggèpresidente della Federazione degli Autotrasportatori Italia (Fai).

Uggè ha poi fatto appello al ministro dei Trasporti Salvini aggiungendo che l’attività di autotrasporto – che non risulta essere la maggior responsabile degli incidenti che si verificano sulle strade – “deve potere essere svolta nel pieno rispetto delle regole, ma senza misure che finirebbero solo per complicare una prestazione necessaria al Paese”.

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