Renault Trucks T High 480, l’ammiraglia alla prova del nove. Il supertest da 500km
Percorre 3,43 chilometri/litro superando abbondantemente il risultato conseguito due anni prima sullo stesso percorso, confermandosi in tal modo trottatore di talento che mette al centro il rendimento ma non per questo dimentica il comfort Non c’erano dubbi al riguardo. Ma occorreva una conferma. Che il Renault Trucks T High 480 potesse far meglio, in termini […]
Percorre 3,43 chilometri/litro superando abbondantemente il risultato conseguito due anni prima sullo stesso percorso, confermandosi in tal modo trottatore di talento che mette al centro il rendimento ma non per questo dimentica il comfort
Non c’erano dubbi al riguardo. Ma occorreva una conferma. Che il Renault Trucks T High 480 potesse far meglio, in termini di prestazioni, rispetto al quasi gemello T 480 Comfort messo sotto la lente da Vado e Torno nella primavera del 2019. Due anni fa, purtroppo in una giornata avversata dal maltempo, con abbondante acqua a martellare sull’asfalto, rendendo particolarmente difficili le condizioni di svolgimento del test in alcuni frangenti, il pesante stradale francese fissava la distanza percorsa in 3,17 chilometri/ litro, viaggiando a quasi 75 all’ora di media.
Adesso, quel dato rilevato sull’identico percorso, compie un deciso balzo in termini di eccellenza: 3,43 chilometri/litro, alla media sostanzialmente identica di 74,4 all’ora. Calcolatrice alla mano, il T High 480 ha quindi spostato più in là di 260 metri la percorrenza considerata per ogni litro di gasolio consumato. Dati che possono essere approfonditi consultando le tabelle a corredo dell’articolo presente sul numero di gennaio 2021 di Vado e Torno, che tutti i nostri lettori potranno sfogliare online, in linea con l’iniziativa lanciata dalla casa editrice lo scorso marzo.
Renault Trucks T High 480, ha i numeri di un vero leader
Un risultato notevole, che se da un lato conferma appunto l’esattezza di quella prima sensazione, dall’altro proprio per questo motivo non sorprende. L’ammiraglia della Losanga ha infatti semplicemente mostrato il suo vero volto. E quale potenziale è in grado di esprimere. Il Dna, d’altronde, è quello dei talenti cristallini. Personalità e carattere non mancano.
E in quanto a spessore e contenuti tecniologici, beh, la Serie T trae linfa dalla sua stessa storia, dalla tradizione e dal knowhow di Renault Trucks. In questo senso, il Renault Trucks T High 480 rappresenta nei fatti la migliore e più equilibrata sintesi tra potenza, rendimento ed efficienza, senza dimenticare comfort e sicurezza. Si è bevuto la Cisa in scioltezza.
La sua potenza, 480 cv, condita dalla generosa coppia di 245 kgm e gestita dal cambio Optidriver (con lo zampino decisivo dell’Optivision a ottimizzare i consumi), permette di muoversi con disinvoltura su tutte le tipologie di percorso. Compresi quelli guidati col naso all’insù. Ne è una significativa conferma, ad esempio, il tratto, oltre 50 chilometri che fanno la differenza in ogni Supertest, che da Parma porta alla Cisa in località Berceto. Ebbene, il pesante della Losanga se l’è lasciato alle spalle a 80 all’ora di media, senza peraltro esagerare con i cambi di marcia.
La cabina, come un abito di alta sartoria
Funzionalità, praticità, comfort. L’accogliente, spaziosa High Sleeper è in questa sintesi cui in questi casi si fa ricorso per declamare qualità e doti di una cabina-salotto. Sì, perchè tale è nella so- Si scrive High Sleeper, si pronuncia snocciolando tutto il campionario di aggettivi stanza, quella montata sul telaio del ‘nostro’ T High 480.
Non soltanto per la sua architettura, che riassumiamo riportando due dati comunque molto espliciti, a conferma dell’abbondante spazio fruibile: altezza libera interna di 2.136 mm e volumetria di 10,7 m3. C’è dell’altro, e di sostanzioso.
Ad esempio l’organizzazione degli spazi e degli elementi classici di una cabina lungo raggio, dalla coppia di letti nella zona riposo (tipo Extensia Ultimate sotto e Ultimate, invece, quella superiore ripiegabile alla parete), ai numerosi vani portaoggetti presenti (ce ne sono di capienti sopra il parabrezza e sotto il letto inferiore, dove trova posto anche un pratico frigo da 40 litri).
Renault Trucks T High 480, le chicche della cabina High Sleeper
La High Sleeper, che va ricordato è a pavimento piatto con quattro gradini, è inoltre luminosa (alla percezione contribuisce la scelta delle tonalità di sedili, letti e pareti), e soprattutto ben attrezzata.
La chicca del sedile girevole a 120 gradi. Nel senso che si farebbe prima a dire ciò di cui non dispone. Ammesso si riesca a trovarlo. Perchè in effetti sì, anche in questo senso tiene fede al suo essere salotto raffinato ed elegante. Con sedili comodi (pneumatico quello dell’autista, girevole a 120 gradi verso il centro quello del ‘secondo’). E ancora, una gradevole illuminazione a Led, e sulla versione della prova il riscaldatore autonomo aria-aria da 4 kW.
La meccanica
C’è grande intesa si sente e si vede: è un’orchestra affiatata quella che dialoga con i diversi sistemi di ausilio alla guida. A una cabina ergonomica e ben equipaggiata, corrisponde al piano inferiore una cinematica di sostanza. Che, va detto, non differisce da quella già messa sotto esame nella prova di due primavere fa.
Una squadra collaudata in tutti gli elementi, e che ha nelle sospensioni pneumatiche intregrali una soluzione in verità non proprio diffusissima sui veicoli di questa categoria di peso e potenza. Renault Trucks la propone, e con successo. Alla prova dei fatti, il ‘nostro’ T High mette sul piatto della bilancia un’apprezzata maneggevolezza e un’ottimo comportamento dinamico.
E lo fa anche nei tratti di strada dove curve e controcurve, anche in pendenza (da Parma verso Berceto, ma anche sul breve e severo strappo dei Giovi), mettono alla frusta la combinazione trattore più semirimorchio. Potenza e coppia molto centrate Insomma, l’ammiraglia Renault Trucks marcia spedita, in tutta sicurezza, quasi non sentisse la strada che piega all’insù.
Una bella dimostrazione di talento, non c’è che dire. In questo, oltre alle doti del telaio e all’ottimo lavoro delle sospensioni, c’è lo zampino del cuore del veicolo. Cioè del 6 in linea che nella taratura di 480 cv offre 245 kgm di coppia costanti per oltre 400 giri, già a partire dai 950. La combinazione con le 12 marce dell’automatizzato Optidriver fa il resto, mentre l’Optivision, il sistema che gestisce marcia e cambiate in funzione della topografia del percorso, ci mette il carico da novanta, esaltando le doti del pesante stradale francese. Chapeau.