Renault Trucks T480 TC Evolution, la prova verità. “Del truck mi piace tutto”
Davide fa il frigorista sulla rotta sud-nord Italia e ha ereditato la passione dal padre, che lavora ancora con lui nella stessa azienda. Del T480 gli piace tutto, a partire dalla linea. E grazie alla guida ‘moderna’ ottiene prestazioni super. Ecco la sua storia.
Del Renault Trucks T480 TC Evolution che guida, ci ha detto, “gli piace tutto, a partire dalla linea”. Davide Paladini ha solo 33 anni ma l’esperienza sui camion è pluriventennale. Già, perché il papà Claudio camionista lo faceva salire, bambino, in cabina quando, finita scuola, scorrazzava nel piazzale dell’azienda. Lo stesso piazzale della Ms Logistica&trasporti per cui oggi lavorano entrambi, Davide e papà Claudio (61 anni).
“Su questo piazzale ho imparato a fare le manovre sin da bambino. Gabriele, il titolare dell’azienda, mio padre e gli altri autisti, mi hanno insegnato tutto. Poi, a 18 anni ho preso la patente C, quindi la KC e a vent’anni la E. La mia passione era l’autotreno. E quando mi assegnarono il bilico mi sembrò un passo indietro. Ora che faccio la linea mi ci trovo molto bene”.
“Col Renault Trucks T480 TC Evolution amore a prima vista”
Oggi Davide è uno degli autisti più affidabili della Ms e gli è stato assegnato il nuovo T480 Turbocompound di Renault Trucks che “ha una tecnologia avanzata, sia a livello di meccanica sia di elettronica. E se lo guidi, o meglio se ti fai guidare dai sistemi Adas, ha una resa formidabile sia a livello di consumi che prestazionale”, afferma Gabriele Memè, titolare della Ms. “E ho deciso di affidarlo a Davide perché è un autista appassionato e rispetta la macchina“.
“Percorro circa 3 mila chilometri a settimana. Prelevando frutta e verdura dai produttori locali per portarla sui mercati del Nord Italia con i semirimorchi frigo. Ma a volte agganciamo i furgonati per le consegne Amazon”, racconta Davide. “Col Renault Trucks T480 TC Evolution è stato amore a prima vista. Linea pulita, senza fronzoli come piace a me e, alla guida, sensazioni giuste. Prestazioni, comfort e consumi sono top. Poi, le spettacolari luci a Led illuminano la strada a giorno. Per noi frigoristi è una qualità essenziale”.
Una spanna in più dall’ultima serie
“Di Renault in azienda ne abbiamo altri quattro. Macchine comode ed affidabili. Ma l’ultima serie sta una spanna sopra. A livello di prestazioni il motore è imbattibile”, aggiunge Davide. “Col turbo-compound il motore guadagna tanta coppia e in autostrada, con un filo di gas, si può mantenere la velocità con notevole risparmio di carburante. Fatto sta che già dalla prima uscita mi sono accorto che il consumo era veramente basso. Tanto che sono tornato con un quarto di serbatoio, mentre prima sfioravo la riserva. Il computer di bordo segna 3,8-4 con un litro a pieno carico. E la macchina è nuova. Penso che dopo il rodaggio riesca a consumare anche di meno”.
“Poi c’è il cambio Optidriver, veloce e preciso, non ti tradisce mai”, spiega Davide. “Col sistema Optivision anticipa le salite scalando prima la marcia e il bello è che memorizza il percorso. Così la volta dopo va ancora meglio e risparmia molto carburante. Nelle lunghe discese il sistema Optibrake+ combina il Voith, il freno sulle valvole e quelli di servizio. Una bellezza”.
Il passo garantisce un buon inserimento in curva
“Se i Renault hanno fama di camion comodi, il T High Evolution è ancora meglio. Col servosterzo a pompa idraulica a portata variabile comandato elettronicamente giri il volante con un dito. Il posto guida è perfetto: sono un tipo robusto, ma ho trovato la posizione ideale. La cabina è ben ammortizzata, mentre il passo 3.800 mm con balestre davanti e sospensioni pneumatiche dietro garantisce il buon inserimento in curva”.
“Ma è il modo di guidare che è cambiato. Ti devi affidare alla tecnologia per ottenere buoni risultati. Se cerchi di guidare alla vecchia maniera, tirando le marce e giocando col cambio consumi il doppio e non guadagni tempo. È inutile pigiare sull’acceleratore, se guidi rilassato consumi meno e arrivi uguale. Che apprezzo di più sono l’ausilio della partenza in salita e l’avviso di superamento di corsia”.
“Dato che rimango fuori tutta la settimana, dal lunedì al sabato, apprezzo le attenzioni rivolte dai progettisti agli autisti nella cabina High sleeper. Spaziosa, col pavimento piatto, può stivare comodamente i bagagli e ha il lettino con materasso più sovramaterasso in memory, comodissimo. Viaggiando di notte, capita che il riposo lungo lo faccia di giorno, così mi hanno montato, oltre a quelle di perimetro, anche le tendine tra le zone guida e riposo. Inoltre, c’è il riscaldamento autonomo con erogazione dell’aria dietro il sedile e sopra la cuccetta. Una pacchia”.