Renault Trucks Master Z.E, in città ci sguazza. Lo abbiamo provato
Autonomia di marcia e velocità non sono da record, ma guardando oltre, al rendimento e all’efficienza generale, il Master elettrico si conferma non solo un gran lavoratore per la città, ma anche e soprattutto la soluzione ideale per il trasporto sull’ultimo miglio in modo sostenibile
Ha una sua filosofia, il Renault Trucks Master Z.E. Non guarda tanto al confronto con la concorrenza, quanto piuttosto mira a soddisfare il cliente puntando sulla concretezza a tutto tondo. Che per questo elettrico significa, ad esempio, un’autonomia massima di 120 chilometri prima della ricarica. È vero, non è valore da guinness dei primati, ma molto più modestamente rappresenta comunque una distanza capace di assicurare l’operatività quotidiana senza pensieri nel delivery urbano, raggiungibile con una guida senza eccessi.
Stesso discorso per la velocità massima. Cento chilometri all’ora come valore di punta (80 con Eco Mode) non mettono certo i brividi, ma centrano quell’obiettivo della massima efficienza che il van zero emission della Losanga non intende in alcun modo sacrificare. D’altronde, è proprio sul terreno dell’efficienza che il Master Z.E. si gioca una gran parte della propria credibilità.
Renault Trucks Master Z.E, tutti i pregi della versione classica
Mettendo in campo le stesse qualità e doti peraltro ampiamente riconosciute e apprezzate in questo modello. Anche nella versione zero emission il Master mostra di avere le carte in regola per le mission di trasporto e consegna sull’ultimo miglio. Spalle robuste, capacità di carico fino a una tonnellata, 10 metri cubi di volume utile nel vano, maneggevolezza e guidabilità in buona dose, un abitacolo ben organizzato dove la funzionalità va a braccetto della praticità senza per questo venire meno al comfort e alla sicurezza.
Si lavora comodi e in sicurezza
Già, perchè il Master Z.E., alfiere della mobilità green targata Renault Trucks, non rinuncia nemmeno a quel ricco bouquet di sistemi e funzioni di controllo e gestione che contribuiscono a rendere il lavoro dell’autista più sicuro. Parliamo del controllo della stabilità (Esp), dell’antibloccaggio delle ruote (Abs), dell’antislittamento (Asr), dell’assistente al vento laterale (Swa) e quello alle ripartenze in pendenza (Hsa), fino alla frenata assistita (Afu) e all’Extended grip per una migliore aderenza sui terreni più difficili. Armamentario che concede stabilità e sincerità di comportamento, guidabilità e maneggevolezza, ottime anche a veicolo carico.
La meccanica del Renault Trucks Master Z.E. Senza nessuna esagerazione
Eredita doti e qualità dalla versione termica aggiungendo tutti i vantaggi dell’elettrico. Abbiamo conosciuto per la prima volta il Master Z.E. un paio d’anni fa (Vado e Torno n. 4/2019), lo ritroviamo adesso con l’abito, decisamente più accattivante ed espressivo, dell’attuale generazione. E la differenza, a livello estetico, è sostanziale. Frontale grintoso, gruppi ottici non più a goccia bensì a sviluppo orizzontale, e quella combinazione tra griglia anteriore e fascione paraurti che vale una dichiarazione di solidità e robustezza.
Sembra insomma un altro Master, benchè invece nella sostanza, sotto le lamiere, la Losanga conferma impostazione e contenuti. A partire proprio dal motore, di tipo sincrono a corrente alternata, accreditato di una potenza di 77,5 cavalli a fronte di 22,9 chilogrammetri di coppia. Prodotto a Cléon, l’unità trae energia dal pacco batterie agli ioni di litio da 33 kilowattora (400 volt) del peso di 255 chili, sviluppate dal Costruttore francese in collaborazione con Lg Chem.
E la scelta di collocarle all’altezza dell’abitacolo, sotto la seduta del passeggero, ha consentito di liberare spazio mantenendo a conti fatti la stessa volumetria di carico delle versioni Master con motorizzazione convenzionale. Con l’Eco Mode si ottimizza È vero, almeno sulla carta, i 77,5 cavalli erogati dal propulsore non rappresentano certo una dote abbondante per un veicolo di 3,1 ton di peso totale e 5,5 metri abbondanti di lunghezza.
Ma proprio per questo, vanno riconosciute al Master Z.E. efficienza operativa e rendimento assolutamente all’altezza della mission cui il veicolo è chiamato. A patto, beninteso, di non esagerare con l’acceleratore e il dispendio di energia. In questo senso, il ricorso alla modalità Eco che limita la velocità a 85 all’ora, offre un contributo importante, ottimizzando l’autonomia pur al prezzo di un piccolo sacrificio in termini di prestazioni.
Il Giudizio di VeT
È un Master. Un modello che ha fatto (e sta facendo) la storia della Losanga. Ma non è soltanto questo. Qui si aggiunge quell’elemento del full electric che sempre più si sta facendo largo nel delivery urbano. Agile, ottima portata, godibile nella guida, ben equipaggiato sotto il profilo della sicurezza e del comfort a bordo, il Master Z.E. va oltre la limitata autonomia e velocità massima, puntando alla concretezza e alla sostanza.
Può essere che nell’impiego quotidiano l’autonomia di 120 chilometri prima della ricarica non penalizzi troppo l’operatività. Tuttavia, qualche apprensione man mano che i chilometri scorrono c’è e bisogna tenerne conto nell’organizzazione del viaggio. Addirittura più penalizzante è la velocità massima di cento all’ora. Sui percorsi veloci e nei sorpassi servirebbe qualcosa in più.