«Vi racconto com’è guidare un Renault Trucks 520 T Evolution»
Dieci anni fa Michele Catenacci ha lasciato la sua attività per guidare e basta. Ma solo da quest’anno lavora alla Coacci che gli ha affidato il nuovo Renault Trucks 520 T Evolution, il "supertruck" del 50° anno d’attività. Del resto lui si dichiara fan della Losanga.
Michele Catenacci, da quest’anno dipendente della Coacci, guida un Renault Trucks 520 T Evolution, il “supertruck” che l’azienda ha deciso di regalarsi per i 50 anni di attività. Michele, 45 anni, ex padroncino che dieci anni fa ha mollato la sua attività per dedicarsi a tempo pieno alla guida, ha ereditato dal padre la sua passione per i camion. «Ho iniziato a lavorare con lui appena prese le patenti. Avevamo una piccola impresa di autotrasporto. Mio padre è andato in pensione nel 1989. Ho continuato da solo fino a dieci anni fa. Ma costi di gestione e tasse mi hanno convinto a rivedere la mia posizione lavorativa. Così da allora faccio l’autista dipendente. E dal mese di gennaio lavoro per la Coacci».
Renault Trucks 520 T: il regalo per i 50 anni
Coacci che per il 50° anniversario di attività si è regalata un supertruck. «Eravamo curiosi di provare il Renault Trucks serie T», spiega Cecilia Coacci. «Dopo anni di Iveco e Volvo, nel luglio 2021 è uscito il nuovo serie T, proprio in concomitanza col nostro anniversario. Non ci abbiamo pensato due volte e lo abbiamo ordinato. Purtroppo, causa la mancanza di materie prime (comune a tutto l’automotive) abbiamo dovuto aspettare sino a febbraio 2022. Una volta ritirato presso la concessionaria Renault Trucks Autocar di Terni, l’abbiamo portato nell’atelier di mio fratello Gabriele, il Gabry Garage, specializzato nella customizzazione dei camion. Tappa d’obbligo per tutti i nostri truck. E questo è il risultato finale, di cui andiamo molto orgogliosi».
Dunque Michele Catenacci si è ritrovato per le mani il Renault Trucks T High Evolution 50° anniversario: «Confesso di essere un fan della Losanga – dice – e sin da quando avevo la mia ditta guido camion Renault Trucks. A mio giudizio, sono camion eccezionali, soprattutto per quanto riguarda il comfort di guida e i consumi. Fino ad oggi ho percorso oltre 10.800 chilometri e sono riuscito a fare mediamente i 3,8-3,9 chilometri litro viaggiando spesso a pieno carico», racconta Michele. «Aggancio un centinato e di solito mi occupo del Nord Italia. Carico ad Ancona e poi mi dirigo verso Lombardia, Piemonte o Trentino. Mentre verso sud, al massimo arrivo a Ascoli Piceno. Insomma, quasi tutti percorsi autostradali. Spesso e volentieri però, per andare in Veneto, transito per la Romea dove il fondo stradale non è dei migliori, vista la gran mole di traffico pesante che deve sopportare. E lì benedico le sospensioni pneumatiche del T High. Una guida veramente confortevole».
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Come spinge il 13 litri
«Il nuovo motore DTI da 13 litri spinge bene nei momenti di bisogno, in accelerazione o in salita i 520 cavalli si sentono», continua Michele. «Merito pure del cambio robotizzato Optidriver che, utilizzando i dati topografici registrati in viaggio e archiviati sul cloud, decide che marcia inserire prima di salite, discese o serie di curve. Questo consente di ridurre i consumi. È come avere un terzo occhio davanti a te che ti dice come sarà la strada. Tra l’altro, la connessione al cloud si mantiene anche sotto i tunnel e si ottiene sempre il giusto rapporto. Le retromarce sono molto precise e senza salti improvvisi. Quando devi agganciare si avvicina al semirimorchio come una piuma».
«La cabina è ampia e confortevole. Alla guida hai tutto sotto controllo. La plancia praticamente ti avvolge e il volante, regolabile in tre posizioni, consente a tutte le taglie di autista di trovare la giusta sistemazione. Mentre il sedile di guida è il top, modello Easy access con sospensioni pneumatiche. L’azienda poi non ha lesinato sugli accessori come il forno a microonde o il frigorifero da 40 litri dove ci entra di tutto. Stando fuori tutta la settimana sono cose che ti fanno piacere. Ora, siamo in attesa della macchinetta per il caffè. Anche le notti passate sul camion sono molto comode grazie al bel letto posteriore, lungo due metri e largo uno, con materassino in memory foam, altro optional».
Il nuovo motore Dti 13 litri spinge bene nei momenti di bisogno, in accelerazione o in salita i 520 cavalli si sentono
Michele Catenacci, autista
I sistemi di sicurezza e ausilio alla guida
«Ci sono così tanti sistemi di sicurezza che, inizialmente, ti mettono perfino in imbarazzo, specie per chi, come me, ha tanti chilometri alle spalle e una certa anzianità di servizio», aggiunge Michele. «Tuttavia, una volta fatta l’abitudine, non ne puoi più fare a meno. Tanto per citarne qualcuno: se provi a cambiare corsia senza mettere la freccia, il T Evolution la legge come una ‘sbandata’ involontaria e ti avverte con un segnale acustico. Se ti avvicini troppo a un veicolo che ti precede, il sistema anticollisione ti avvisa prima con un segnale acustico, e se per distrazione non lo ascolti frena da solo fino ad arrestare completamente il camion. Devo dire che a differenza di altri trattori, almeno per quanto sento dai colleghi, nessuno di questi sistemi entra in azione per sbaglio, magari interpretando male un segnale o una manovra. Sono tutti molto precisi. Poi trovo comodissimo l’Hill start aid per facilitare le partenze in salita, specie quando sei a pieno carico».