Non è la prima volta che Vado e Torno mette sotto la lente il Trafic. Negli oltre quarant’anni di presenza sul mercato di questo van medio della Losanga (il primo lancio nel 1980) è capitato di frequente, in particolare nei momenti concomitanti con i diversi step evolutivi, restyling e nuove versioni che si sono succedute nel tempo. Ma ciò detto, è tuttavia una prima volta la prova del Trafic che proponiamo in queste pagine, presentando il popolare van in versione Red edition vestito con l’inedito abito firmato da Renault Trucks.

Sì, perché, in fondo, la vera novità è proprio questa. Da qualche mese, precisamente dall’inizio del 2023, il Trafic normalmente commercializzato da Renault auto, è entrato a far parte anche della scuderia di Renault Trucks, accanto al fratello maggiore Master. Il primo pensiero che corre, come conseguenza della scelta commerciale della Losanga, è però quello di un effetto, per così dire, di cannibalizzazione che finirebbe per nuocere sui numeri di vendita di entrambe le strutture Renault. 

In realtà, scavando tra le pieghe delle rispettive strategie commerciali, non è esattamente così. Perché, in effetti, Renault Trucks intende intercettare quella fetta di clientela decisamente più professionale, vorremmo quasi dire di stampo e di estrazione più camionistica. Le flotte, ad esempio e comunque quei clienti che, già magari possedendo un truck con lo stemma della Losanga, intendono completare, restando fedeli alla Losanga, il proprio parco veicoli.

Il furgone è anche doppia cabina

Per questo suo debutto nel segmento dei van medi, Renault Trucks si affida dunque a un modello ampiamente collaudato, di grande successo (oltre 2,2 milioni di esemplari venduti), di comprovata efficienza e capace di assicurare un rendimento perfetto per le attività di distribuzione e consegna delle merci in ambito urbano, ma anche, perché no, anche come officina mobile per l’assistenza veicolare. In questo senso, il Trafic si conferma una volta di più anche estremamente versatile. Infatti, l’offerta di Renault Trucks con Trafic prevede, oltre ai classici furgoni in quattro versioni differenti per altezza tetto e lunghezza (L1H1, L1H2, L2H1 e L2H2), anche le varianti doppia cabina (L1H1 e L2H1), pianalato (L2), combi (L1H1 e L2H1).

Battezzata Red edition, la versione a catalogo di Renault Trucks si caratterizza anzitutto esteticamente per una serie di elementi quali la griglia cromata, il paraurti e la barra laterale in tinta carrozzeria, la vistosa protezione in alluminio nella parte superiore del paraurti posteriore, oltre che per una serie di inserti color rosso sul cofano motore, sui laterali all’altezza della ruota posteriore, sul battente posteriore (a proposito, è comodamente apribile a 270 gradi) e pure sul cerchio ruota.

Il colore rosso spicca anche dentro

Anche gli interni richiamano, nella stessa tonalità, l’identità Renault Trucks: il pomello del cambio è infatti bordato di rosso, così come dello stesso colore sono le cinture di sicurezza. Ma naturalmente, oltre a questo c’è (molto) di più. Ad esempio, un ufficio totalmente digitale dove spiccano, al centro del volante, il display principale digitale a colori da 4,2 pollici e, sulla destra, il touch screen da 8 pollici (compatibile Android auto e Apple Car play). E non manca nemmeno la ricarica induttiva per lo smartphone.

Proposto in un’unica cilindrata (2 litri Euro 6d-full) ma con quattro diverse potenze (110, 130, 150, 170 cavalli, con cambio manuale o automatizzato), Trafic Red edition di Renault Trucks combina tutto questo con un livello di comfort da autentica berlina, due livelli di allestimento (standard e il più ricco Exclusive) e una dotazione di sistemi di ausilio alla guida e funzioni di sicurezza di tutto rispetto. L’elenco è lungo: si va dall’Esc al sistema Extended grip (di serie), che facilita la guida sui diversi tipi di terreno, alla presenza, sulla versione in prova, degli utilissimi retrovisori con spia di segnalazione degli angoli ciechi, fino alla telecamera posteriore di retromarcia. E ancora, il sistema di avvertimento di superamento di corsia e quello di assistenza al vento laterale.

PER LEGGERE L’ARTICOLO COMPLETO CLICCA QUI OPPURE SCARICA IL PDF

In primo piano

Articoli correlati