Renault T 440 Optifuel, l’amico fidato
Poco più di due anni fa, dunque ancora ai tempi del 12,8 litri con gli iniettori pompa, il Renault T 440 chiudeva il Supertest con una percorrenza di 3,39 km/litro (Vado e Torno n.11/2015). Oggi, messa alla frusta sullo stesso impegnativo percorso, l’identica versione del T 440 con cabina Sleeper, aggiornata in ottica Euro 6 […]
Poco più di due anni fa, dunque ancora ai tempi del 12,8 litri con gli iniettori pompa, il Renault T 440 chiudeva il Supertest con una percorrenza di 3,39 km/litro (Vado e Torno n.11/2015). Oggi, messa alla frusta sullo stesso impegnativo percorso, l’identica versione del T 440 con cabina Sleeper, aggiornata in ottica Euro 6 C con il common rail (in luogo degli iniettori pompa) abbinato agli interventi aerodinamici e di ottimizzazione del telaio introdotti con il restyling del 2016, ritocca quella distanza portandola a 3,42 km/litro.
Renault T 440, in quei 30 metri la completa maturità
I numeri dicono molto ma non spiegano tutto. Nel caso del Renault T 440 Optifuel, ad esempio, tacciono il reale significato di quei 30 metri di percorrenza in più ogni litro di gasolio consumato. Distanza tutt’altro che trascurabile per un veicolo da lungo raggio.
Quei 30 metri in più, infatti, alzano ulteriormente l’asticella dell’efficienza e del rendimento, elevandole a livelli mai toccati in passato, certificando al tempo stesso la raggiunta completa maturità del modello. Condizione che la Serie T, nelle sue differenti declinazioni, si è guadagnata in pochi anni di una carriera cominciata con l’onere (ma anche l’onore) di subentrare a quell’autentica icona che è stato (ed è tuttora) il Magnum.
Renault T 440, l’ammiraglia francese sotto esame
Oggi, a nemmeno cinque anni dal lancio (avvenuto nella tarda primavera 2013), e dopo un primo importante aggiornamento finalizzato a migliorare i costi di gestione del veicolo, la Serie T completa di fatto un percorso di sviluppo del modello tale da esaltarne caratteristiche e qualità. Sostanza dentro, fuori e sotto l’ abito. Questo è il T 440 Optifuel. Perché se è vero che il passaggio al common rail ha indubbiamente coinciso con il migliorato indice di efficienza, ciò nondimeno è all’impostazione del modello che va attribuita buona parte del merito dei risultati raggiunti.
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