A nemmeno due mesi dall’entrata in vigore della Brexit, le cattive notizie per l’autotrasporto non smettono di fioccare oltremanica. Dopo l’inevitabile allungamento dei tempi di transito causato dai controlli sulla frontiera e la requisizione di generi alimentari di prima necessità poiché considerati come “merce extracomunitaria”, è la volta delle gomme. Stando infatti a quanto indicato dalla RHA – Road Haulage Association UK, una delle più importanti associazioni di categoria inglese dell’autotrasporto, e come riportato dalla nostrana FIAP, a partire dal 1° febbraio la Gran Bretagna ha vietato l’uso di pneumatici «di “età” di costruzione superiore a 10 anni sugli assi anteriori sterzanti di camion, autobus e pullman, nonché su tutte le ruote singole dei minibus (9-16 posti), in circolazione sulle strade del Regno Unito».

Regno Unito

Regno Unito, un’altra stangata per i camionisti

Nel recepire le indicazioni diffuse dall’RHA e dall’IRU (l’organizzazione mondiale dei trasporti su strada), FIAP ha precisato che «i controlli sul rispetto della nuova disposizione avverranno sia in sede di revisione periodica dei veicoli, sia su strada». In particolare, per i controlli effettuati dalle forze dell’ordine direttamente sul campo, è emerso che la nuova disposizione inglese dovrà essere rispettata da tutti i veicoli, indipendentemente dal Paese di provenienza e di immatricolazione del mezzo.

In occasione dell’aggiunta, che ricadrà ancora una volta direttamente sulle finanze delle imprese di trasporto, le istituzioni britanniche hanno aggiornato anche il “tariffario” del sistema sanzionatorio da applicare a tutti i trasgressori, tra cui anche tutti coloro che, durante i controlli, verranno pizzicati con documenti e dati utili alla determinazione della data di costruzione dello pneumatico illeggibili.

In caso di inadempienza multe per centinaia di euro

La sanzione fissa in caso di illeggibilità dei documenti o di inadempienza ammonta a 100 sterline (circa 113 euro al cambio attuale), oltre alla decurtazione dei punti della patente e, nei casi di recidiva, l’attuazione di azioni penali e possibili cause processuali.

Ma come ha precisato anche FIAP, su quest’ultimo aspetto – probabilmente il più delicato – le associazioni di categoria stanno ancora approfondendo la questione, interpellando le istituzioni preposte. In base a quanto riportato, la norma dovrebbe applicarsi anche agli pneumatici usciti dalla fabbrica di produzione più di dieci anni fa ma mai utilizzati perché, per esempio, stoccati nelle officine delle aziende.

Le nuove norme del Regno Unito sulle gomme sono totalmente diverse da quelle italiane

La legislazione italiana, come indicato nel Codice della Strada, e come ha precisato FIAP, non prevede l’età delle gomme tra le variabili che possono risultare come elementi tecnici considerati ai fini dell’efficienza dei veicoli a motore e loro rimorchi. Le aziende di autotrasporto italiane attive su tratte da o per il Regno Unito devono perciò prestare particolare attenzione all’età e alle condizioni degli pneumatici installati sui veicoli pesanti delle proprie flotte attualmente in servizio.

L’articolo del Codice della Strada italiano che norma l’utilizzo degli pneumatici è il n.237 inserito nell’Appendice VIII, nello specifico il punto ” a) Ruote, pneumatici e sistemi equivalenti. Sia le ruote che i pneumatici, o sistemi equivalenti, montati sugli autoveicoli, motoveicoli, ciclomotori, rimorchi e filoveicoli devono essere in perfetta efficienza, privi di lesioni che possano compromettere la sicurezza. Il battistrada, ove previsto, dovrà avere il disegno a rilievo ben visibile su tutta la sua larghezza e su tutta la sua circonferenza; la profondità degli intagli principali del battistrada dovrà essere di almeno 1,60 mm per gli autoveicoli, i filoveicoli e rimorchi, di almeno 1,00 mm per i motoveicoli e di almeno 0,50 mm per i ciclomotori. Per intagli principali si intendono gli intagli larghi situati nella zona centrale del battistrada che copre all’incirca i tre quarti della superficie dello stesso”

FIAP ha infine precisato che sono in corso anche approfondimenti tecnici rispetto alle norme vigenti di derivazione comunitaria e rispetto agli accordi assunti in sede BREXIT tra Unione e Regno Unito.

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