Porti sempre più connessi: un progetto di digitalizzazione coinvolge Trieste e Cesme (Turchia)
Sviluppato nell'ambito del progetto comunitario FENIX, il test ha visto l’impiego di tecnologie IoT (Internet of Things) e di sigilli elettronici (eSeals) dotati di tecnologia RFID installati sui contenitori che, oltre a rilevare un’eventuale effrazione, ne consentono l’immediata identificazione. Ciò si traduce in una notevole semplificazione e velocizzazione della gestione dei flussi logistici e doganali sia in export sia in import.
Un importante progetto di digitalizzazione, realizzato nell’ambito del progetto europeo FENIX, riguarda i porti di Trieste e Cesme, in Turchia. Si tratta di una sperimentazione che pone le basi per l’armonizzazione dei flussi documentali tra i diversi attori coinvolti nel corridoio logistico tra Italia e Turchia. Protagoniste sono Circle SpA, specializzata nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni per l’innovazione e la digitalizzazione dei settori portuale e della logistica intermodale, e il gruppo Ulusoy, specializzato nel trasporto Ro-Ro sulla tratta Trieste-Cesme.
I porti di Trieste e Cesme: semplificazione dei flussi
Sviluppato nell’ambito del progetto comunitario FENIX – coordinato a livello europeo da ERTICO e a livello italiano dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili come beneficiario attraverso TTS Italia – il test ha visto l’impiego di tecnologie IoT (Internet of Things) e di sigilli elettronici (eSeals) dotati di tecnologia RFID installati sui contenitori che, oltre a rilevare un’eventuale effrazione, ne consentono l’immediata identificazione. Ciò si traduce in una notevole semplificazione e velocizzazione della gestione dei flussi logistici e doganali sia in export sia in import.
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“Siamo entusiasti e felici di aver contribuito al successo di questo importante test pilota di Corridoio Logistico internazionale per la semplificazione dei flussi merci tra i porti di Trieste e Cesme”, ha dichiarato il Presidente & CEO di Circle, Luca Abatello. la fase successiva del progetto prevede un’ulteriore digitalizzazione a valenza anche doganale, con il coinvolgimento diretto dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli italiana e delle Dogane turche.