Ponte Genova, 56 autoarticolati per i collaudi. 2500 tonnellate per il futuro della città
I lavori sul Polcevera proseguono senza sosta. Ormai non manca molto all’inaugurazione ufficiale del nuovo Ponte Genova, quasi due anni dopo il tragico crollo del Morandi. E la città non vuole farsi trovare impreparata. Vanno avanti quindi i collaudi della nuova tratta. Questi, realizzati con il supporto di 56 autoarticolati di 44 ton ciascuno e […]
I lavori sul Polcevera proseguono senza sosta. Ormai non manca molto all’inaugurazione ufficiale del nuovo Ponte Genova, quasi due anni dopo il tragico crollo del Morandi. E la città non vuole farsi trovare impreparata.
Vanno avanti quindi i collaudi della nuova tratta. Questi, realizzati con il supporto di 56 autoarticolati di 44 ton ciascuno e a pieno carico, nella combinazione motrice stradale più rimorchio a tre assi a vasca quadra (per il cava-cantiere).
Poco meno di tre mesi fa la posa dell’ultima campata, l’evento simbolo che ha chiuso la ferita apertasi durante quella terribile mattina di agosto.
Ponte Genova, 56 autoarticolati per i collaudi
I collaudi, che tutt’ora stanno procedendo e sono seguiti da tecnici Anas, Rina Consulting e il consorzio Pergenova, sono iniziati domenica mattina. Arrivati i primi 8 mezzi sul tratto finale dell’A10 da levante, più precisamente dalla carreggiata sud.
I tir hanno poi proseguito a formazione serrata, a due a due, a marcia lenta per l’assestamento del viadotto. Nella “fase zero” – questo il nome tecnico dato alla prima parte delle operazioni – sono state effettuate anche ripetute prove di torsione e di frenatura in determinati settori.
Verso la metà del pomeriggio è poi iniziato il collaudo statico per una verifica più approfondita dell’integrità strutturale.
Il peso totale dei 56 autoarticolati a pieno carico, confluiti sulla struttura a più riprese durante tutta la giornata, è arrivato quindi a sfiorare le 2.500 tonnellate. Queste, distribuite sulla lunghezza del ponte.
Moduli spmt per i test sull’A7
Nei prossimi giorni i test prevedono anche l’impiego dei moduli spmt (Self-propelled modular transporter). Sono veicoli a piattaforma dotati di numerosi assali e ruote, pensati specificatamente per i trasporti (super) eccezionali, come tralicci o prefabbricati.
Nello specifico, i quattro spmt, stando al programma dei test rilasciato dalla struttura commissariale, riguarderanno la rampa di innesto con l’A7 e potranno durare fino a sei giorni.
Vi riportiamo le parole del governatore della Liguria Giovanni Toti , a commento dei collaudi
“Questo cantiere non si è mai fermato. Neanche durante l’emergenza Covid. Grazie al lavoro incessante di tanti è diventato il simbolo dell’Italia che può e deve realizzare i suoi obiettivi. In Liguria costruiamo il futuro, oggi e domani, nonostante tutto e tutti. E ne siamo orgogliosi”.
L’attesa per l’inaugurazione
Positive anche le parole di Marco Bucci, sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione del viadotto sul Polcevera.
“E’ in corso il collaudo statico, le cose stanno andando bene e non ci sono ostacoli”.
Inoltre, Bucci ha fatto sapere durante un incontro istituzionale, svoltosi questa mattina:
“Proprio oggi porteremo avanti un dialogo con la Presidenza della Repubblica per capire quale possa essere il giorno migliore. Avendo ulteriormente ristretto l’intervallo possibile per l’inaugurazione del nuovo ponte, che avverrà in un giorno compreso tra l’1 e il 5 agosto”.
Nell’attesa della data simbolica che segnerà una rinascita a tutti gli effetti per la città della Lanterna, non si placano le polemiche.
E’ scontro infatti sulla questione dei nuovi limiti di velocità imposti in alcuni tratti, secondo alcuni frutto di una mancata rispondenza normativa.
“La curva del tracciato era preesistente già nel vecchio ponte – ha ribadito il Commissario in un comunicato stamane -. “Il nuovo viadotto, che ricalca quell’impostazione, è conforme ai vigenti requisiti tecnici, in base ai quali è stata calcolata la velocità massima di esercizio di 80 km/h, che il concessionario potrà poi variare a seconda delle modalità di esercizio”.