Pneumatici, Michelin chiuderà le fabbriche tedesche di Karlsruhe e Treviri. A rischio oltre 1.500 dipendenti
La "crescente concorrenza dei pneumatici economici per autocarro e la mancanza di competitività degli impianti tedeschi per i mercati europei e di esportazione" sono tra le principali cause delle decisioni assunte dal management Michelin. Scelte definite "difficili ma inevitabili". A riferirlo è il sito specializzato PneusNews.
Il gruppo Michelin chiuderà le fabbriche tedesche di Karlsruhe e Treviri e la produzione di pneumatici nuovi e semilavorati ad Homburg. A riferirlo è il sito specializzato PneusNews. Il completamento delle operazioni dovrebbe avvenire entro il 2025, a rischio ci sono oltre 1.500 dipendenti. La “crescente concorrenza dei pneumatici economici per autocarro e la mancanza di competitività degli impianti tedeschi per i mercati europei e di esportazione” sono tra le principali cause delle decisioni assunte dal management Michelin. Scelte definite “difficili ma inevitabili”.
Le motivazioni fornite da Michelin circa la chiusura delle fabbriche in Germania
A rincarare la dose, l’inflazione galoppante e gli alti costi del lavoro in Germania. Non a caso, sempre secondo PneusNews, il customer contact center di Michelin verrà trasferito da Karlsruhe alla Polonia. “L’impegno dei nostri dipendenti, i progressi compiuti all’interno dell’azienda e gli investimenti effettuati negli ultimi anni nelle attività interessate non possono più compensare le forti pressioni competitive”, ha detto Maria Röttger, Presidente della regione Nord Europa di Michelin. “La nostra priorità ora è sostenere il più possibile i nostri dipendenti e accompagnarli individualmente in un nuovo futuro”.
Per quanto riguarda il futuro dei dipendenti del gruppo, questo è quanto dichiarato da Michelin: “Nell’ambito di uno scambio responsabile con le parti sociali, Michelin discuterà ora i futuri percorsi di carriera dei dipendenti interessati e offrirà un pacchetto completo di misure adeguate. Ciò potrebbe includere i servizi di una società di trasferimento, nonché ulteriori opportunità di formazione e l’esame di opportunità di lavoro interno”.