Per i Volvo FH e FM è arrivata l’ora del metano
Che Volvo avesse associato il concetto di sicurezza alla sua produzione è indiscutibile. Ma con l’exploit dei trattori alimentati a gas metano liquido (Lng), da Goteborg arriva un chiaro segnale di voler scalare anche le classifiche della sostenibilità. Quasi a ribadire una specificità del Marchio che ha messo in campo innovazioni tecnologiche come il cambio […]
Che Volvo avesse associato il concetto di sicurezza alla sua produzione è indiscutibile. Ma con l’exploit dei trattori alimentati a gas metano liquido (Lng), da Goteborg arriva un chiaro segnale di voler scalare anche le classifiche della sostenibilità.
Quasi a ribadire una specificità del Marchio che ha messo in campo innovazioni tecnologiche come il cambio I-Shift, lo sterzo a controllo elettronico e le sospensioni anteriori indipendenti (queste ultime due ancora ineguagliate), Volvo per il suo debutto nei trattori a gas (ma non solo visto che ci sono anche i cabinati) ha voluto dare un imprinting originale alla sua scelta.
L’esclusiva tecnologia ‘senza candele’
Oltre ad essere i più grossi e potenti tra i motori Lng in circolazione, i 13 litri svedesi adottano la tecnologia ‘senza candele’ che, in pratica, li fa restare dei diesel anziché trasformarli in ciclo Otto, ovvero dei benzina. Scelta che secondo Volvo porta a rendimenti superiori, quindi consumi più bassi, e a costi di manutenzione assai inferiori rispetto ai motori a gas con le candele d’accensione.
Primo step di una gamma destinata ad allargarsi velocemente, i pesanti Volvo a gas (ci sono anche i modelli Fm declinati con le stesse potenze) sono dunque i più performanti, anche se per ora l’autonomia si ferma a 800 chilometri.