patenti

Altro giro di vite per la formazione professionale e le patenti. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guarda al peggioramento della condizione pandemica. Per questo, con una circolare (la 507), sospende fino al 21 novembre le prove pratiche di guida nelle Regioni:

  • Calabria
  • LombardiaPiemonte
  • Valle d’Aosta

Patenti, prove pratiche sospese nelle regioni più rischio

Si tratta delle regioni più critiche a livello di contagi, collocate in “uno scenario di tipo 4“, quello più allarmante per l’appunto. Questo, in base alla valutazione degli indicatori che, quotidianamente, le ATS regionali e il Ministero della Salute aggiornano. Ad esempio, indice Rt, contagiati per 1000 abitanti, pressione sugli ospedali, numero di terapie intensive, ecc.

Uno scenario che ha portato nell’ultimo DPCM del 3 novembre all’inserimento delle suddette regioni all’interno delle “zone rosse”, a cui sono corrisposte misure contenitive molto severe, dalla limitazione degli spostamenti – se non per motivi di salute, di lavoro o necessità – alla chiusura di numerose attività commerciali.

Prorogata la validità del foglio rosa

Per mitigare il più possibile i disagi conseguenti al provvedimento di sospensione delle prove pratiche, il Mit fa sapere che la validità dell’autorizzazione ad esercitarsi alla guida verrà prorogata fino al 31 dicembre per tutti i candidati che non potranno sostenere gli esami.

Va ricordato che la sospensione si applica anche alle prove di verifica delle capacità e dei comportamenti di guida per le revisioni delle patenti.

Nonostante la proroga della validità delle patenti ribadita anche dal viceministro Cancelleri, l’appello delle associazioni delle autoscuole di non sospendere gli esami pratici nelle zone rosse, almeno per le patenti A, E e D, è rimasto inascoltato. La riduzione delle attività delle autoscuole, già duramente colpite durante il primo blocco totale tra marzo e maggio, potrebbe ridursi del 50%, con ulteriori devastanti effetti economici. Ma, a quanto pare, le ragioni di salute pubblica hanno indotto il Mit a mettere in secondo piano tutto il resto.

In primo piano

Articoli correlati