In concomitanza con l’allentamento delle misure restrittive in Lombardia, Piemonte e Calabria, che da zone rosse sono diventate zone arancioni dopo l’ordinanza del Ministro della Salute del 27 novembre 2020, il Mit ha fatto sapere che l’attività legata alle patenti potrà riprendere, già a partire da oggi. Dunque per queste tre regioni non sarà più in vigore nessuna sospensione delle prove pratiche. Ma non sarà così per tutti quei territori italiani in cui sono ancora in vigore le misure più restrittive per il contenimento dei contagi.

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Patenti, un mosaico intricato

Proprio in coerenza con le disposizioni firmate dal ministro della Salute Speranza, il Mit ha confermato la ripresa delle attività concernenti le prove di verifica delle capacità e dei comportamenti di cui all’articolo 121 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, da espletarsi nel territorio delle Regioni Calabria, Lombardia e Piemonte.  La ripresa delle attività legate alle patenti si applica perciò anche alle prove di verifica delle capacità e dei comportamenti di guida per le revisioni delle patenti.

Le prove pratiche restano invece ancora sospese nelle Regioni Campania, Toscana e Provincia Autonoma di Bolzano. La disposizione, in ottemperanza con quanto indicato nel DPCM del 3 novembre che aveva istituito i colori per le regioni, è stata ulteriormente prorogata dal Mit fino al 3 dicembre. Dal dicastero competente non è invece arrivata nessuna indicazione in merito all’Abruzzo che rimane comunque in zona rossa e per cui, proprio per tale assenza di precisazioni, non dovrebbero essere previste particolari misure limitative per le patenti.

Attorno alla data cardine del 3 dicembre ruotano le prossime scelte che il Governo dovrà mettere in campo per gestire la crisi pandemica. Proprio in queste ore infatti è in corsa un serrato testa a testa con le regioni sulle decisioni da adottare per gestire la crisi pandemica. In particolare si dovrà giungere a un compromesso sugli orari di apertura dei negozi, sul coprifuoco, sugli spostamenti tra regioni (anche se l’ipotesi di movimenti verso le località di villeggiatura appare sempre più remota) ma, soprattutto, sulle regole che saranno in vigore per il giorno di Natale. Insomma si prospetta un altro mese tutt’altro che semplice.

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