Parco circolante

Abbiamo il secondo più vasto parco veicoli medi e pesanti d’Europa dopo la Polonia (918 mila contro 980 mila), superiore anche, quasi da non credere, alla Germania (902 mila) e quasi doppio rispetto a Francia e Gran Bretagna. Una potenza, si dirà. Peccato che nelle classifiche europee di immatricolazione l’Italia sia soltanto al sesto posto.

Pur viaggiando a tutto vapore, con un incremento del 14,7 per cento sul 2016, che non ha eguali nell’Europa continentale, nei primi 9 mesi del 2017 nel Belpaese si sono immatricolati 12.138 camion sopra le 16 ton, contro i 49.709 della Germania, i 30.683 della Francia, i 26.878 della Gran Bretagna, i 17.853 della Polonia e i 13.670 della Spagna.

Due camion su tre hanno più di 10 anni

Decisamente troppo pochi, soprattutto se si considera che sul totale del circolante, quasi mostruoso in Italia viste le statistiche Acea sopra citate, i veicoli medi e pesanti con un’anzianità superiore a dieci anni sono più di 700 mila, contro i 312 mila della Germania, i 182 mila della Francia, i 217 mila della Gran Bretagna e i 352 mila della Spagna. Solo la Polonia ci batte, con 809 mila camion più vecchi di dieci anni. Ma là, si sa, circolano anche i dinosauri dell’ex Unione sovietica.

Se si restringe il campo alle cosiddette nazioni avanzate, al nocciolo duro dell’Ue, l’Italia vanta la non proprio invidiabile statistica di due camion su tre più vecchi di dieci anni, mentre gli altri viaggiano alla media di uno scarso su tre. E al ritmo di sostituzione attuale, non sembra assolutamente realizzabile lo svecchiamento del parco.

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