Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha incontrato i 29 Commissari Straordinari che gestiranno 57 opere pubbliche, per un valore di circa 83 miliardi di euro, nominati lo scorso 16 aprile con la firma dei DPCM da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri, in linea con gli sviluppi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La riunione in videoconferenza è stata la prima occasione di confronto per costruire un approccio innovativo e un nuovo metodo di lavoro basato sulla massima collaborazione con il MIMS, considerata l’importanza per il Paese del rilancio delle opere pubbliche in chiave sostenibile.

In particolare, il Ministero ha creato un punto di contatto per agevolare lo scambio di informazioni rilevanti ai fini del monitoraggio, di elaborare indirizzi e indicatori relativi alla progettazione e esecuzione delle opere nella prospettiva della sostenibilità e nel rispetto dell’accordo sottoscritto a dicembre 2020 con le Organizzazioni sindacali anche in un’ottica di ottimizzazione dei turni di lavoro. “Nella visione contenuta nel nuovo nome del Ministero – aggiunge Giovannini – le infrastrutture sono il cuore dello sviluppo sostenibile, in linea con i principi dell’Agenda 2030 dell’Onu e le linee strategiche del Next Generation EU. Come indicato anche dal G20, attraverso infrastrutture sostenibili si genera una crescita inclusiva, resiliente e sostenibile da tutti i punti di vista, contribuendo al tempo stesso ad migliorare l’accesso ai servizi per i cittadini e le imprese, migliorando il benessere individuale e collettivo”. Un concetto di sostenibilità, quello messo a punto dal MIMS per lo slancio delle opere pubbliche, che si articola in quattro dimensioni, l’una propedeutica all’altra: la sostenibilità economica, sociale, ambientale e istituzionale.

Opere pubbliche, sono 57 quelle che saranno costruite nei prossimi anni

Le 57 opere pubbliche, da tempo bloccate a causa di ritardi legati alle fasi progettuali ed esecutive e alla complessità delle procedure amministrative, che i 29 commissari dovranno gestire sono: 16 infrastrutture ferroviarie, 14 stradali, 12 caserme per la pubblica sicurezza, 11 opere idriche, 3 infrastrutture portuali e una metropolitana, per un valore complessivo di 82,7 miliardi di euro (21,6 miliardi al Nord, 24,8 miliardi al Centro e 36,3 miliardi al Sud) finanziate, a legislazione vigente, per circa 33 miliardi di euro. Il finanziamento sarà completato con ulteriori risorse nazionali ed europee, compreso il Next Generation EU.

Per quanto riguarda le tipologie di interventi soggetti a commissariamento per le opere pubbliche in questione, le infrastrutture ferroviarie hanno un valore di 60,8 miliardi, quelle stradali 10,9 miliardi, i presidi di pubblica sicurezza 528 milioni, le opere idriche 2,8 miliardi, le infrastrutture portuali 1,7 miliardi, la metropolitana 5,9 miliardi.

Un cronoprogramma serrato

Sulla base dei cronoprogrammi disponibili, nel corso del 2021 si prevede l’apertura di 20 cantieri, cui se ne aggiungeranno 50 nel 2022 e ulteriori 37 nel 2023. La realizzazione delle opere commissariate avrà una ricaduta significativa sui livelli occupazionali: secondo una valutazione condotta da RFI e Anas, l’impatto occupazionale delle sole opere ferroviarie e stradali è valutabile in oltre 68.000 unità di lavoro medie annue nei prossimi dieci anni, con un profilo crescente fino al 2025, anno in cui si stima un impatto diretto sull’occupazione di oltre 100.000 unità di lavoro.

Tra le opere ferroviarie principali oggetto del commissariamento si segnalano: le linee AV/AC Brescia-Verona-Padova, Napoli-Bari, Palermo-Catania-Messina; il potenziamento delle linee Orte-Falconara e Roma-Pescara; la chiusura dell’anello ferroviario di Roma; il potenziamento con caratteristiche di AV della direttrice Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia. Tra le opere stradali principali rientrano: la SS Ionica 106; la E 78 Grosseto-Fano; la SS 4 Salaria e la SS 20 del Colle di Tenda; la SS 16 Adriatica; la SS 89 Garganica.

A partire dai crononoprogrammi già comunicati al MIMS, che verranno prossimamente pubblicati sul sito del Ministero, i commissari comunicheranno trimestralmente gli aggiornamenti sullo stato delle attività, articolate nelle principali fasi: Progetto di fattibilità tecnico economica (PFTE), Progetto definitivo (PD), Progetto esecutivo (PE), Consegna lavori (CL)

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