Obiettivi di riduzione emissioni CO2, il Parlamento Ue sostiene la Commissione e conferma la roadmap
Il Parlamento Ue ha confermato la posizione espressa dalla Commissione e dal Consiglio Ue. Reazioni opposte arrivano da ACEA e IRU da una parte, T&E ed ECTA dall'altra.
Martedì 21 novembre il Parlamento Ue ha votato la proposta della Commissione Ue sugli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 dei veicoli pesanti. Con 445 voti favorevoli, 152 contrari e 30 astensioni, il Parlamento ha sostenuto gli obiettivi concepiti per il 2040. Più nel dettaglio, questi sarebbero il 45% per il periodo 2030-2034, il 65% per il 2035-2039 e il 90% a partire dal 2040: parliamo di riduzione delle emissioni di CO2 rispetto al 2019.
“La transizione verso camion e autobus a emissioni zero non è solo fondamentale per raggiungere i nostri obiettivi climatici, ma anche un fattore cruciale per un’aria più pulita nelle nostre città. Stiamo fornendo chiarezza a una delle principali industrie manifatturiere in Europa e un chiaro incentivo a investire nell’elettrificazione e nell’idrogeno. Stiamo basandoci sulla proposta della Commissione ampliando la portata e adattando diversi obiettivi e parametri di riferimento per metterci al passo con la realtà, poiché la transizione si sta muovendo più velocemente del previsto”, ha affermato il relatore Bas Eickhout.
Obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2: chi è contrario
Naturalmente la principale associazione europea ha reagito alla notizia arrivata da Strasburgo. “Per i produttori di autocarri e autobus la questione non è se, ma quanto velocemente potremo decarbonizzare”, ha affermato Sigrid de Vries, Direttore generale di ACEA. “Stiamo facendo la nostra parte fornendo i veicoli e la tecnologia per rendere il trasporto stradale europeo privo di combustibili fossili entro il 2040. Tuttavia, l’incapacità di affrontare le condizioni abilitanti non solo rallenterà la transizione verde del nostro settore, ma minaccerà anche la nostra competitività globale”.
Una posizione simile è arrivata dall’IRU, secondo cui il voto del Parlamento Ue “fissa obiettivi irrealistici per i veicoli a emissioni zero, cerca debolmente di tenere conto del ruolo dei carburanti a zero emissioni di carbonio nella decarbonizzazione e tenta di allineare il settore dei trasporti dell’UE con regimi totalitari imponendo obiettivi di acquisto per gli operatori dei trasporti”.
“Nonostante le molte voci forti dell’industria e numerosi membri del Parlamento europeo che chiedono un percorso di decarbonizzazione sensato, il Parlamento è ora ufficialmente pronto ad avviare negoziati di trilogo con obiettivi idealistici, disconnessi dalle possibilità di approvvigionamento energetico e dalle realtà imprenditoriali sul campo”, ha affermato Raluca Marian, direttrice dell’advocacy dell’EU IRU.
ECTA e T&E sostengono la proposta (con qualche critica)
D’altro canto, la European Clean Trucking Alliance (ECTA) si è detta molto soddisfatta del voto odierno del Parlamento europeo sui nuovi standard di CO2 per i veicoli pesanti, che “dà una direzione chiara a tutti gli attori coinvolti nella decarbonizzazione del settore del trasporto merci su strada”.
“Gli standard ambiziosi in materia di CO2 sono uno strumento efficace per stabilire il ritmo della transizione verso camion a emissioni zero e fornire la certezza tanto necessaria alle aziende che operano nel settore del trasporto merci e della logistica affinché investano supportate da infrastrutture sufficienti”, ha affermato Kristin Kahl, portavoce dell’ECTA e rappresentante della società di logistica Contrago. “Il potenziale dei camion a emissioni zero per decarbonizzare il settore dei trasporti su strada è enorme e offre opportunità economiche e tecnologiche. Maggiore è l’ambizione a breve e medio termine, maggiore sarà il numero di veicoli a emissioni zero prodotti e più rapidamente diventeranno accessibili per tutti gli autotrasportatori in tutta Europa”.
Transport & Environment appoggia, ovviamente, il Parlamento Ue, rammaricandosi però dello spazio lasciato ai biocarburanti, definiti “una scappatoia per i camion”. “Gli eurodeputati hanno votato con una maggioranza di 7 voti per consentire che i camion alimentati con carburanti sintetici e anche i biocarburanti più insostenibili, come l’olio di palma e la soia, siano considerati neutrali dal punto di vista climatico”, ha scritto T&E.
“I biocarburanti e gli e-fuel non decarbonizzeranno i veicoli pesanti, ma consentiranno di vendere il maggior numero possibile di camion diesel per i decenni a venire. Le compagnie petrolifere hanno esercitato forti pressioni affinché questa scappatoia aiutasse a mantenere la domanda del suo carburante. Chiediamo al Consiglio di bloccare questa ancora di salvezza per l’industria dei combustibili fossili”, ha commentato Fedor Unterlohner, responsabile del trasporto merci di T&E.