Nuovo MAN TGX, così il Leone ruggisce ancora. La nostra prova
Nuovo MAN TGX. Prima presa di contatto col nuovo pesante stradale con il Leone sulla calandra. E conferma delle qualità di comfort, efficienza e sicurezza che fanno di questo modello un autentico punto di riferimento. Generalmente il cattivo meteo è nemico delle prove su strada. Pioggia, vento, nebbia, quando abbondanti, finiscono spesso per condizionarne lo […]
Nuovo MAN TGX. Prima presa di contatto col nuovo pesante stradale con il Leone sulla calandra. E conferma delle qualità di comfort, efficienza e sicurezza che fanno di questo modello un autentico punto di riferimento.
Generalmente il cattivo meteo è nemico delle prove su strada. Pioggia, vento, nebbia, quando abbondanti, finiscono spesso per condizionarne lo svolgimento e di conseguenza, il risultato finale. Non sempre però è così. O meglio, non in tutti i casi. Quando, come col nuovo trattore Tgx nella versione top di gamma di 640 cv, non è previsto il percorso del Supertest e la rilevazione dei consumi, anche una semplice presa di contatto in vista del test che verrà.
Pure in condizioni climatiche più sfavorevoli, può risultare utile per testare, senza l’assillo della percorrenza, comfort, sicurezza, e più in generale il comportamento dinamico del veicolo. Con questo non banale obiettivo si è misurato il new Tgx del Leone, in una giornata, appunto, che vento sostenuto e pioggia abbondante hanno reso davvero difficile.
Nuovo MAN TGX, tanta la sostanza
Ebbene, proprio in queste condizioni il Tgx ha mostrato di quale pasta è fatto e perché, non c’è alcun dubbio, può essere considerato punto di riferimento tra i pesanti stradali di nuova generazione.
Dentro non è soltanto comfort: la percezione di un deciso salto di qualità rispetto al precedente modello è netta. Esteticamente più aggressivo (confermata la ‘V’ della calandra ma con tre barre orizzontali invece che due per offrire più aria al radiatore), ma allo stesso tempo migliorato nello scorrimento dei flussi (ad esempio sui laterali) a vantaggio di una minore resistenza all’avanzamento, il Tgx convince anche all’interno, dove la plancia non è più lineare ma abbraccia l’autista, il rialzo di 80 mm sul telaio della cabina Gx (ex Xxl) ha ridotto il tunnel ai minimi termini accentuando la sensazione di maggiore spazio.
La leva del cambio Tipmatic è passata dietro il volante, sulla destra dello sterzo, le info del quadro strumenti si governano con il selettore completo di appoggia polso ergonomico alloggiato a centro plancia, la seduta offre maggiori possibilità di regolazione, il letto per il riposo un apprezzabile comfort, mentre rumori fastidiosi e vibrazioni rimangono fuori. Cosa volere di più?
Cabine, nel nuovo MAN TGX è cambiata la denominazione
Dimenticate le sigle fin qui conosciute. Con la nuova generazione dei pesanti, la Man cambia non soltanto il layout interno, ma anche la denominazione stessa delle otto cabine disponibili. Non più, dunque, la teoria di taglie identificate dalla lettera ‘X’, bensì nuove lettere. Due quelle che accompagnano ciascuna cabina. La prima (C, N, F, D, G) individua tipologia e destinazione d’uso (G lungo raggio, D doppia, C corta). La seconda lettera si riferisce invece all’altezza. Quindi C per standard, N per bassa, M per medio-alta, X per la cabina alta. Come quella del Tgx in prova: Gx, appunto, la più spaziosa per il lungo raggio
La meccanica
Non solo questione di potenza Oltre che per cavalli e coppia il nuovo Tgx si distingue per l’ottimo comportamento dinamico Di muscoli ne ha in abbondanza, il nostro Tgx. Poter disporre di 640 robusti cavalli e 306 chilogrammetri di coppia, a costante per 500 giri motore a partire dai 900, costituisce infatti la migliore garanzia di percorrenza e trazione ottimale anche nei frangenti più delicati, cioè là dove a fare la differenza sono capacità di spunto e forza.
Nuovo MAN TGX, spunto e forza non mancano
Qualità, entrambe, che il nuovo pesante stradale Man sfoggia in scioltezza infischiandosene della tipologia di percorso. A conferma che il D38 del Leone, un collaudato e concreto 6 cilindri di 15,2 litri, con iniezione common rail (e pressione d’esercizio fino a 2.500 bar), dotato di sovralimentazione bistadio, è ben di più di un semplice concentrato di potenza, combinando elasticità, progressione e consum ridotti (fino al 2,5 per cento in meno rispetto alla precedente generazione Euro 6c), il meglio di quanto un autista e un gestore di flotta possano desiderare.
In questo c’è naturalmente anche lo zampino delle dodici marce automatizzate (l’ultima in presa diretta) del cambio Tipmatic (versione 1230 Dd), dotato di funzione Smartshifting integrata, a beneficio di cambi di marcia rapidi e con minime riduzioni della forza di trazione, combinato col retarder 35, freno continuo capace di assicurare fino a 356,7 kgm di coppia. Quel pieno di assistenti alla guida Non è tutto qui, il Tgx 640.
Ad assicurare infatti ulteriore tranquillità di rendimento e soprattutto garantire un’elevata soglia di sicurezza di un veicolo che appoggia cabina e cimematica su un robusto telaio a longheroni con spessori di 8 mm, interviene infatti una lunga teoria di sistemi di assistenza, di cui l’ammiraglia della Man fa incetta: si va dai classici Esp e Asr, alla frenata d’emergenza Eba, dall’Efficient cruise alle sentinelle di corsia Lra (assistente al rientro) e Lcs (avviso di cambio corsia), fino all’Attention guard (monitora l’attenzione dell’autista). Insomma, piacere di guida puro su tutte le distanze.