La curva dei contagi che sale vertiginosamente e la situazione sanitaria che precipita. Un film a cui la nazione, sgomenta, aveva già assistito lo scorso marzo e che tutti noi speravamo fosse finito. Ma che, purtroppo, continua senza interruzioni e con la stessa sceneggiatura. Il premier Giuseppe Conte, per mettere un freno alla nuova escalation pandemica, ha infatti firmato un nuovo DPCM (disponibile a questo indirizzo) che ha presentato in conferenza stampa nel pomeriggio del 25 ottobre e che sarà in vigore da oggi, 26 ottobre.

Colpiti duramente, ancora una volta, i ristoratori, i gestori di bar e tutto il mondo della cultura, dai teatri ai musei. Per ora l’autotrasporto, rivelatosi fondamentale come non mai durante la crisi della ‘prima ondata’, non ha subito particolari restrizioni. Se non, per effetto delle misure adottate nei confronti delle attività di ristorazione. Nessuna limitazione dunque per le attività produttive, commerciali e industriali.

nuovo DPCM

Nuovo DPCM, torna la consegna in cabina o d’asporto dopo le 18.00

Tra le misure più discusse del nuovo DPCM c’è la chiusura tassativa dei servizi di ristorazione dopo le 18.00.  Tra questi, bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie. Inoltre, anche tutte le trattorie tanto care alla categoria degli autotrasportatori. Questi, dopo il suddetto orario, potranno o farsi consegnare il pasto in cabina o cenare d’asporto. Sia la consegna a domicilio – dove, nel nostro caso, per domicilio si intende la cabina del camion – che d’asporto sono consentite fino alle 24.

Su questa misura alcuni sindaci e governatori della Lega potrebbero ricorrere al Tar.

Il nuovo DPCM, però, sottolinea che la ristorazione con asporto potrà sì essere effettuata, ma “con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”. Resta da capire, a questo punto, cosa s’intende con “adiacenze”. Se la zona appena fuori dal locale di ristorazione, nel raggio di pochi metri, o tutto il piazzale nel quale sono parcheggiati i camion con i conducenti in pausa. Ipotesi quest’ultima da scongiurare a tutti i costi. Pena l’impossibilità per la categoria ancora una volta, come già successo durante i mesi convulsi del primo lockdown, di consumare un pasto dignitosamente.

Nuovo DPCM, servizi di ristorazioni sempre aperti sulle Autostrade

Nel nuovo DPCM è comunque indicato che i servizi di ristorazione situati presso le stazioni di rifornimento e di servizio delle Autostrade, degli ospedali e degli aeroporti non sono soggetti a nessuna limitazione e possono restare aperti secondo i normali orari. I servizi di ristorazione restano consentiti anche negli alberghi e nelle strutture ricettive, limitatamente alle persone alloggiate.

Corsi di abilitazione, trasporto internazionale e fiere

I corsi di abilitazione alla professione, di perfezionamento, di aggiornamento, di corretto utilizzo del cronotachigrafo nonché le prove teoriche e pratiche per l’ottenimento o il rinnovo della patente, restano consentiti, ovviamente nel rispetto di tutte le misure di sicurezza e delle linee guida indicate per garantire la sicurezza dei candidati e di tutti i partecipanti.

L’autotrasporto, inoltre, è escluso dalle limitazioni imposte a tutti coloro che rientrano o transitano in Italia e che provengono dai Paesi ritenuti a rischio e indicati nel nuovo DPCM. Tutti i vettori internazionali potranno quindi garantire le loro consegne senza incappare in particolari limitazioni per il personale viaggiante incaricato.

Ulteriore stretta anche sulle attività anche sulle attività congressuali e fieristiche sugli eventi ora sospesi “ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza”. Inoltre “anche le cerimonie pubbliche si svolgono nel rispetto dei protocolli e linee guida vigenti e in assenza di pubblico”.

Il coprifuoco continua

Il coprifuoco notturno, incominciato a macchia di leopardo dalla scorsa settimana in base alle varie ordinanze regionali, è attualmente in vigore in Sicilia, in Campania, nel Lazio, in Lombardia e in Piemonte.

Conte ha fatto sapere che sono già al vaglio dei ministri competenti (Gualtieri per il Mef e Patuanelli per il Mise) misure economiche finalizzate ad attutire l’impatto delle nuove restrizioni. Tra queste nuovi contributi a fondo perduto, un credito d’imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre, l’eliminazione della seconda rata Imu e ulteriori misure di sostegno per gli stagionali e la filiera agroalimentare. Il tutto nella speranza, sempre più flebile, che la seconda ondata non dia origine a nuove, e più micidiali, strette.

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