Nuove regole su tempo di riposo e di guida, cabotaggio stradale e tachigrafo: il pacchetto mobilità è stato approvato dall’UE
Pacchetto mobilità: migliori condizioni di lavoro per i conducenti, regole chiare sul distacco in caso di trasporti transfrontalieri e un’applicazione più efficace della normativa per combattere le pratiche illegali, tra cui quelle di cabotaggio stradale selvaggio. Questi sono alcuni degli importanti traguardi raggiunti grazie all’approvazione dei testi del primo pacchetto mobilità. Positive le parole di […]
Pacchetto mobilità: migliori condizioni di lavoro per i conducenti, regole chiare sul distacco in caso di trasporti transfrontalieri e un’applicazione più efficace della normativa per combattere le pratiche illegali, tra cui quelle di cabotaggio stradale selvaggio. Questi sono alcuni degli importanti traguardi raggiunti grazie all’approvazione dei testi del primo pacchetto mobilità.
Positive le parole di Conftrasporto, che ha definito l’approvazione del pacchetto mobilità un “passo importante verso la concorrenza leale”. Il via libera definitivo sull’accordo politico, già raggiunto nel dicembre 2019 e poi normativizzato dai ministri ad aprile, è stato dato dal Parlamento Europeo. In sessione plenaria, nella notte tra l’8 e il 9 luglio, i deputati hanno approvato senza modifiche i tre atti normativi (consultabili integralmente qui) adottati dai dicasteri dell’UE, respingendo le mozioni contrarie.
Pacchetto mobilità, nuove norme su tempo di riposo e di guida
Il pacchetto mobilità garantirà migliori condizioni di riposo per i conducenti, cercando di far trascorrere loro più tempo a casa. A tal proposito, le aziende dovranno organizzare i loro orari. I conducenti impegnati in servizi di trasporto di merci internazionale potranno così tornare presso i loro domicili a intervalli regolari. Si parla di ogni tre o quattro settimane, in funzione del loro orario di lavoro. Non sarà più possibile effettuare nella cabina del proprio mezzo il riposo settimanale regolare.
Inoltre, se questo periodo di riposo è effettuato lontano da casa, l’azienda è tenuta a pagare le spese di alloggio. Anche Uiltrasporti ha accolto favorevolmente l’approvazione del pacchetto mobilità da parte dell’UE.
In una nota l’associazione di categoria ha rimarcato che “con questo pacchetto i conducenti di camion e bus potranno godere di migliori condizioni di riposo. Il mercato godrà invece di un quadro di regole più stringenti di contrasto al dumping subito in questi anni. Questo, a causa della concorrenza di paesi con bassi regimi salariali e contributivi, che hanno procurato un grave impatto negativo sulla stabilità occupazionale e sociale”.
Concorrenza più equa e lotta contro le pratiche illegali
I tachigrafi dei veicoli saranno utilizzati per registrare i passaggi di frontiera al fine di contrastare le frodi. Per evitare il cabotaggio sistematico, è previsto un periodo di incompatibilità di quattro giorni prima che si possano effettuare ulteriori operazioni di cabotaggio all’interno dello stesso paese con lo stesso veicolo.
Quindi, per i viaggi effettuati al di fuori dello stato in cui ha sede l’azienda di trasporti, si tratta di una sorta di periodo di decantazione (come detto, di quattro giorni). Questo, ora, deve obbligatoriamente intercorrere tra un’operazione e l’altra. Inoltre, gli autocarri dovranno tornare alla sede operativa dell’azienda ogni otto settimane.
Per combattere il ricorso alle società fittizie (le cosiddette “letter box company”), le imprese di autotrasporto devono poter dimostrare di essere sostanzialmente attive nello Stato membro in cui sono registrate. Altra novità è l’obbligo per i veicoli commerciali leggeri di oltre 2,5 tonnellate (ma con ptt minore alle 3,5 ton) della dotazione e dell’utilizzo di un tachigrafo per i furgoni.
Ora, anche questa tipologia di veicoli sarà soggetta alle norme UE per i trasportatori. Questo servirà a evitare che, con la scusa del peso inferiore al limite, vengano di nuovo aggirati gli obblighi di riposo. Una pratica disonesta che da anni attanaglia le strade europee e che la nuova normativa vuole combattere alla radice.
Nuove norme sul distacco dei conducenti per garantire retribuzioni eque
Le nuove regole forniranno un quadro giuridico chiaro per evitare approcci nazionali diversi e garantire una remunerazione equa dei conducenti.
Le norme sul distacco si applicheranno alle operazioni di cabotaggio e di trasporto internazionale, escludendo il transito, le operazioni bilaterali e le operazioni bilaterali con due operazioni di carico o scarico supplementari.
Le norme adottate entreranno in vigore dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE nelle prossime settimane. Le nuove regole sul distacco saranno applicabili 18 mesi dopo l’entrata in vigore dell’atto giuridico. Invece, le regole sui tempi di riposo, compreso il ritorno dei conducenti, si applicheranno 20 giorni dopo la pubblicazione dell’atto. Le norme sul ritorno alla sede degli autocarri e le altre modifiche alle norme sull’accesso al mercato saranno applicabili 18 mesi dopo l’entrata in vigore dell’atto sull’accesso al mercato.
Pacchetto mobilità
Uiltrasporti: bene l’approvazione del Parlamento europeo. Vittoria ottenuta
“L’insieme di norme del Pacchetto salvaguarda l’occupazione del settore, messa a dura prova da precedenti normative europee in materia di cabotaggio e di somministrazioni transnazionali troppo deboli”. Questo quello che ribadisce Uiltrasporti nella nota, aggiungendo: “Apprezziamo in tal senso l’introduzione del tachigrafo intelligente previsto dal Pacchetto, che garantirà controlli stringenti per una corretta applicazione dei nuovi regolamenti”.
Parole non dissimili sono giunte anche dal vicepresidente di Conftrasporto Paolo Uggè:
“Le nuove norme dovrebbero dare una risposta al tema dei viaggi a vuoto degli autisti e delle differenze esistenti sul piano del costo del lavoro. Disparità che hanno generato il pesantissimo fenomeno del dumping sociale riducendo di fatto gli episodi di concorrenza sleale che vengono messi in atto nei confronti delle imprese italiane”.
Ha poi concluso Uggè: “Ora diventa indispensabile proseguire il lavoro iniziato. L’obiettivo è quello di connettere il sistema logistico italiano al resto d’Europa. Ciò può avvenire solo se alcuni Paesi dell’Unione, a cominciare dall’Austria, smettono di ostacolare gli altri con divieti pretestuosi, come quello ambiente, che sta mettendo in croce da anni non solo il sistema italiano del trasporto su strada, ma tutta l’economia del Paese in generale”.