Come risultato della quotazione in borsa (indice Nasdaq) di Nikola Corporation, nata dalla fusione tra la start-up Nikola e il fondo d’investimenti VectorIQ, ora IVECO detiene 25.661.449 azioni della società, che corrispondono all’incirca al 7,11% del capitale azionario in circolazione di Nikola. Lo ha comunicato in una nota CNH Industrial, per precisare gli aggiornamenti sull’investimento di 250 milioni di dollari, effettuato attraverso il suo segmento di veicoli commerciali IVECO, in Nikola Corporation in conseguenza al perfezionamento, avvenuto il 3 giugno 2020, della fusione tra le due realtà.

L’annuncio a marzo – poco prima dell’esplosione della pandemia di Covid-19 – della fusione con VectorIQ, fondo statunitense specializzato in trasporti e automotive, aveva già trovato pieno supporto da parte del produttore di Torino che, ora, si ritrova tra le mani un “tesoretto” da capogiro.

Nikola Corporation

Nikola Corporation, una fusione da 13 miliardi

Secondo quanto riportato da Forbes, prestigiosa testata internazionale di economia, le azioni della neonata società durante la prima giornata di presenza a Wall Street hanno chiuso a 33,75 dollari l’una, in calo di poco dell’1%, dopo un precedente aumento del 5%. Considerando che in circolazione ci sono 360 milioni di azioni, la capitalizzazione di mercato di Nikola Corporation, in poco meno di tre sedute in borsa, ha superato i 13 miliardi di dollari: una cifra da capogiro, che ha visto quasi quadruplicare l’originale asset. Secondo una stima di Forbes il maggiore azionista, con più di 3,7 miliardi di dollari in azioni, è proprio Trevor Milton, il fondatore di Nikola.

“Siamo a pieno ritmo – ha esordito Milton – abbiamo camion che usciranno da Ulm, in Germania e che saranno in piena produzione l’anno prossimo, e poi l’anno dopo qui in Arizona. Siamo quasi pronti a spaccare anche qui negli Stati Uniti”. Le parole dell’energico fondatore della start-up, tra le più promettenti sulla piazza, rimarcano l’alleanza stretta con IVECO per la produzione di Nikola TRE, il veicolo commerciale pesante BEV (battery electric vehicle), primo passo verso i modelli elettrici alimentati a fuel cell FCEV (fuel-cell electric vehicles).

Nonostante fino ad ora Nikola Corporation non abbia generato ricavi stellari, gli accordi commerciali che è riuscita a stringere sono imponenti e hanno già raggiunto l’astronomica cifra di 10 miliardi di dollari. Tra i partner con cui la start-up dell’Arizona ha stretto rapporti troviamo, per esempio, Anheuser-Busch, il colosso statunitese delle bevande, che ha ordinato 800 veicoli non inquinanti per movimentare le proprie merci.

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Nikola TRE, il truck elettrico del futuro

Come annunciato durante gli scorsi mesi i primi modelli Nikola TRE ad entrare in produzione presso lo stabilimento di Ulm, in Germania, saranno i trattori stradali 4×2 e 6×2, dotati di batterie modulari e scalabili con capacità fino a 720 kWh e un motore elettrico in grado di erogare fino a 480 kW di potenza continua. Le consegne iniziali non avverranno prima del 2021.

Come avevamo detto tempo fa la scelta dello stabilimento di Ulm non è casuale. Il Governo della Germania ha recentemente presentato la Strategia Nazionale per l’Idrogeno in cui è previsto lo stanziamento di 2 miliardi di euro per finanziare il programma di innovazione legato alla molecola sostenibile, incluso lo sviluppo della necessaria infrastruttura di distribuzione. Un’infrastruttura imponente quella per la distribuzione delle celle a combustibile alimentate ad idrogeno che richiederà sicuramente ulteriori investimenti da parte del colosso dell’Arizona a cui, ormai si può dire, è rimasto ben poco della start-up. Il futuro dell’idrogeno sembra sempre più vicino.

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