Secondo i dati diffusi dall’osservatorio dell’associazione Motus-E, negli ultimi due anni sono raddoppiate le colonnine di ricarica pubbliche per i veicoli elettrici in Italia, passando da poco più di 30mila a poco meno di 57mila unità. Negli ultimi 12 mesi, sono state installate in tutta la nazione 11.782 unità di ricarica, quasi 3mila solo nell’ultimo trimestre.

Naturalmente, gli obiettivi per lo sviluppo della mobilità elettrica, anche quella relativa ai veicoli commerciali, sono molto più alti e sfidanti. Entro la fine del 2025, quelli fissati dal PNRR, infatti, puntano a oltre 41mila punti di ricarica ad alta e altissima potenza lungo lo Stivale, ma anche alla loro connessione da parte dei distributori locali. Attualmente, il 17,9% dei punti installati è in attesa di collegamento e attivazione.

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Colonnine di ricarica pubbliche: le regioni italiane più virtuose

Secondo Motus-E, la classifica delle regioni con più punti di ricarica vede prevalere ancora la Lombardia (10.902 punti di ricarica, +3.245 negli ultimi 12 mesi), davanti a Piemonte (5.775 punti, +1.261 nei 12 mesi), Lazio (5.641 punti, +1.290 nei 12 mesi), Veneto (5.508 punti, +1.088 nei 12 mesi) ed Emilia-Romagna (4.720, +754 nei 12 mesi).

“Il lieve rallentamento delle installazioni nell’ultimo trimestre indica che gli operatori della ricarica si stanno già attrezzando per la grande sfida del PNRR, per la quale occorrerà uno sforzo straordinario”, osserva il presidente di Motus-E, Fabio Pressi. “Per centrare gli obiettivi del Piano sarà determinante il contributo di tutti gli attori coinvolti, dalle municipalità ai distributori di energia elettrica, chiamati anch’essi a un impegno eccezionale”.

“Siamo di fronte a una sfida entusiasmante ma estremamente complessa, che richiederà il massimo coordinamento tra tutti i player pubblici e privati protagonisti di questa grande operazione strategica”, sottolinea Pressi, “dobbiamo realizzare in tempi strettissimi un’infrastruttura senza precedenti, che può fare dell’Italia un punto di riferimento a livello europeo. Gli operatori della ricarica sono pronti e determinati a fare la propria parte, nella convinzione che l’ottimo lavoro svolto per creare la Piattaforma Unica Nazionale (PUN) possa dare vita in prospettiva anche a un efficace strumento per la pianificazione della rete, come avviene in altri Paesi Ue”.

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