Monte Bianco, chiusura per lavori dal 2 settembre al 16 dicembre. Paolo Uggè (FAI-Conftrasporto): “Lo scambio di merci rischia una paralisi”
“Dopo la prolungata chiusura del tratto del Frejus, dal 2 settembre si ferma anche il Monte Bianco. L’autotrasporto italiano cosa dovrebbe fare? Che piaccia o meno, le merci vengono ancora trasportate per la quasi totalità via gomma!”. Questo il commento di Paolo Uggè, Presidente di FAI-Conftrasporto.
La società GEIE-TMB, che gestisce il Traforo del Monte Bianco, ha comunicato le date per la chiusura totale del tunnel per via degli importanti lavori di ristrutturazione. Il tunnel sarà completamente chiuso al traffico dalle ore 17 di lunedì 2 settembre fino alle ore 17 di lunedì 16 dicembre 2024. Non sarà consentito il passaggio del traffico in nessuna circostanza, neanche temporaneamente.
Tutti gli aggiornamenti relativi alla chiusura del tunnel e ai lavori di risanamento sono disponibili sul sito web ufficiale della società all’indirizzo www.tunnelmb.net.
La posizione di FAI-Conftrasporto
“Al peggio non c’è mai fine. Dopo la prolungata chiusura del tratto del Frejus, dal 2 settembre si ferma anche il Monte Bianco. L’autotrasporto italiano cosa dovrebbe fare? Che piaccia o meno, le merci vengono ancora trasportate per la quasi totalità via gomma!”. Questo il commento di Paolo Uggè, Presidente di FAI-Conftrasporto.
“Lo scambio di merci tra l’Italia e i Paesi europei rischia una paralisi –continua Uggè – non dimenticando i soliti problemi al Brennero. Grazie all’intervento dei Parlamentari europei Carlo Fidanza, Paolo Borchia, Massimiliano Salini e Pierfrancesco Maran la Commissione Europea è intervenuta nel mese di agosto sulla necessità di riaprire il Frejus. Ora si aggiunge anche il Monte Bianco. È giunto il momento di rimettere in discussione i contenuti del Protocollo trasporti della Convenzione delle Alpi e noi siamo pronti a contribuire portando la voce delle imprese dell’autotrasporto e della logistica”.
A questo punto la FAI-Conftrasporto chiede un incontro urgente ai Vice Premier e Ministri Antonio Tajani e Matteo Salvini e al Commissario Europeo ai Trasporti per scongiurare una crisi che sarebbe non solo per il comparto dell’autotrasporto e della logistica, ma dell’intera economia italiana.