Il Consiglio comunale di Milano ha approvato all’unanimità la proposta di un consigliere, Marco Mazzei, che mira a vietare ai camion sprovvisti di sensori per l’angolo cieco l’ingresso in città nelle ore diurne. I veicoli sprovvisti di questa tecnologia, infatti, potranno circolare in territorio cittadino soltanto dalle 22 alle 6. Ad accendere i riflettori sulla questione sono state le morti recenti di ciclisti investiti da mezzi pesanti proprio nella città meneghina: la ciclista 39enne investita da una betoniera in pieno centro lo scorso 20 aprile non è stata l’ultima vittima in ordine di tempo: proprio pochi giorni fa, lo scorso 8 maggio, un ciclista 55enne di origini cinesi è stato travolto e trascinato da un camion nel quartiere Comasina, zona nord della città. E ancora una volta, la dinamica sarebbe la stessa: il camion svolta a destra, non vede il ciclista e lo investe.

Il (difficile) rapporto di Milano con i camion

“Il Comune farà tutto ciò che è possibile, che ci è concesso e anche di più per garantire la sicurezza a pedoni e ciclisti in questa città”, ha assicurato l‘assessora alla Mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi, come riportato dall’Ansa. “Ogni supporto in termini di strumenti tecnologici che possa aiutare è nelle nostre intenzioni e in quelle del sindaco”.

La tecnologia, lo sappiamo, viene in soccorso della sicurezza. A luglio del 2024 entrerà in vigore in tutto il territorio dell’UE il divieto di immatricolare nuovi veicoli industriali privi di sensori per l’angolo cieco. Purtroppo, però, in percentuale sul parco circolante non sono molti i veicoli dotati degli ultimi ritrovati in fatto di sistemi di ausilio alla guida (qui una bella panoramica offerta di recente da MAN).

milano 30 km/h
Gli amministratori di Milano stanno considerando per i prossimi anni di abbassare il limite di velocità a 30 km/h in alcune zone della città

ANITA non ci sta: “rivedere la proposta”

Anche per questo, le prime reazioni da parte delle associazioni di settore non hanno tardato ad arrivare. ANITA, in particolare, ritiene tale divieto “fortemente discriminatorio nei confronti delle imprese che, avendo un parco circolante con mezzi sprovvisti di tale sistema di controllo, non potranno circolare all’interno del capoluogo lombardo, rischiando di creare un’inaccettabile limitazione alla circolazione delle merci all’interno di una città che rappresenta il centro del polo industriale e commerciale del Paese”.

“La sicurezza stradale è un tema importantissimo, ma occorre evitare che venga utilizzato strumentalmente per adottare nuovi divieti alla circolazione dei mezzi pesanti, che non fanno altro che penalizzare ulteriormente le aziende”, ha commentato il presidente uscente di ANITA Thomas Baumgartner. “Per questo motivo chiediamo al Comune di Milano di convocare al più presto un Tavolo di lavoro con le associazioni delle imprese. La limitazione alla circolazione di una categoria di veicoli non può mai rappresentare una soluzione al problema ma, al contrario, è un forte e preoccupante segnale di un accanimento discriminatorio da parte delle Istituzioni nei confronti dei veicoli pesanti adibiti al trasporto delle merci”.

In primo piano

Articoli correlati