La teoria del multiverso (o delle dimensioni parallele) sostiene che in qualunque momento più universi, separati nello spazio e nel tempo, possano coesistere. Ecco, immaginate se ognuno degli universi contenesse tecnologie concorrenziali e uniche nel loro genere destinate, però, a rimanere lontane, intoccabili. Questo se non fosse per qualcuno che, novello demiurgo, le possa riunire sotto un’unica egida, mettendole a contatto tra loro ed enfatizzandone i punti di forza. Più o meno è quello che ha fatto Michelin – la metafora quantistica è di Valerio Sonvilla, product manager del marchio – con il nuovo pneumatico per autocarri X MULTI 315/80 R 22.5, presentato questa mattina nell’incantevole cornice del Mudec, a Milano. Michelin ha riunito in un unico “universo” cinque diverse tecnologie all’avanguardia per il settore andando, di fatto, a completare la gamma di pneumatici destinati al trasporto polivalente/regionale.

X MULTI

Michelin X MULTI, nel mirino i veicoli per il trasporto regionale

Le tipologie del trasporto regionale in cui va ad inserirsi il nuovo X MULTI sono le più disparate: cisterne, refrigerato, merci varie, legnami, stradale inerti. Il segmento multitrasporto/regionale, come ha ribadito Silvia Vergani, Marketing Manager B2B del marchio, copre il 63% dell’intera tipologia di trasporto su gomma in Italia. Dunque Michelin rimarca la sua presenza in una fetta di mercato molto importante.

Ed è proprio per questo che non va trascurato il fatto che la dimensione con cui viene proposto il nuovo X MULTI è quella principale dell’intera filiera (24% delle vendite totali), con più di 360mila unità vendute all’anno. Vendite che in Italia – su un totale di 92mila aziende – interessano più di 50mila flotte. Ed è proprio a loro che Michelin si rivolge con l’X MULTI 315/80 R 22.5 con due promesse: la riduzione dei costi di gestione e l’incremento dell’affidabilità aziendale, grazie alla possibilità di consegnare il carico in qualunque condizione atmosferica.

Affidabilità, sempre e comunque

L’affidabilità in qualunque tipo di situazione atmosferica è sottolineata dalla marcatura 3PMSF, ottenuta con i test invernali su superfici bagnate o innevate. Ma anche da usurati, i nuovi X MULTI hanno superato comunque la prova di certificazione 3PMSF: perfino con soli 2 mm di profondità residua del battistrada l’aderenza permane. Per rimarcare questo concetto è stata addirittura effettuata una prova sul circuito circolare (700 metri di diametro) di Michelin. Due autocarri, uno equipaggiato con uno pneumatico concorrente, l’altro con X MULTI, si sono “sfidati” nell’anello dei test Michelin. Entrambi i camion, con il battistrada usurato di 4mm, hanno percorso al massimo la pista. Anche in condizioni difficili e con asfalto bagnato, la sfida ha visto il camion dotato dell’X MULTI mantenere più aderenza senza uscire dalla traiettoria ottimale prevista.

X MULTI

X MULTI e le 5 tecnologie del multiverso Michelin

Il nuovo X MULTI verrà commercializzato in due versioni: l’X Multi Z, destinato all’asse sterzante e tutte posizioni, in grado di offrire un aumento della percorrenza chilometrica che arriva fino al 15% rispetto al predecessore; l’X Multi D destinato all’asse motore, con migliorie sulla percorrenza fino al 10% rispetto alla versione passata.

Il significativo miglioramento delle prestazioni è dovuto all’adozione simultanea delle cinque tecnologia di si parlava in apertura:

  • INFINICOIL è un filo d’acciaio continuo che avvolge la struttura del pneumatico, cui dà stabilità, robustezza e resistenza per tutta la sua vita. Può arrivare a una lunghezza di 400 m.
  • REGENION si compone di una serie di elementi della scultura che si auto-rigenerano chilometro dopo chilometro, grazie a tecniche di stampa 3D su metallo, per offrire alti livelli di aderenza per tutta la vita del pneumatico, in qualsiasi condizione.
  • POWERCOIL identifica una nuova generazione di cavi d’acciaio più robusti e resi più leggeri. Rispetto alla gamma precedente, il pneumatico è quindi più leggero, più resistente e offre una resistenza al rotolamento ancora più bassa.
  • FORCION  sfruttando delle cariche innovative di rinforzo dà vita ad un nuovo materiale più coeso che aumenta le prestazioni chilometriche del pneumatico. Poiché il composto è più coeso, FORCION conferisce una maggiore resistenza contro abrasioni, tagli, strappi e squamature.
  • DURACOIL è una nuova concezione della zona bassa del pneumatico che include del nylon di alta qualità. Conferisce una maggior robustezza della zona bassa e ne migliora, la ricostruibilità.

Le 4R di Michelin

Durante la presentazione Michelin ha perfino scomodato Occam e la sua teoria del rasoio secondo la quale, tra due ipotesi per la soluzione di un problema e a parità di risultati, quella da scegliere è la più semplice. Ci aveva visto davvero lungo il celeberrimo teologo vissuto tra il XIII e il XIV secolo con il suo principio di economia (l’altro nome con cui è conosciuta la teoria del rasoio di Occam), applicabile – e a ragion veduta – ancora oggi. Ed è il caso di dire che anche Michelin ha dato un taglio netto col passato. Ora l’idea è quella di fare di più con meno: una filosofia che, tra le altre cose, è il perno dell’economia circolare. Ispirandosi a questi principi è stato quindi illustrato l’approccio delle 4 R, quello utilizzato da Michelin nella costruzione delle sue gomme, tra le quali le ultimissime X MULTI.

  • Ridurre la materia prima consumata: vantaggio ecosostenibile. Prodotti leggeri per mercato. Meno pneumatici da smaltire. Riduzione dei km percorsi, flotte consumano meno. In questo modo vengono ridotte le emissioni di CO2, anche in un’ottica di Long Lasting Performance
  • Riusare. Quando il battistrada sta per finire basta poco per dare alla gomma nuova vita
  • Riciclare
  • Rinnovare. Partnership con aziende impegnata nella produzione di materiali per gomme a partire fa fonti rinnovabili

I pneumatici Michelin X MULTI 315/80 R 22.5 saranno commercializzati per il mercato dei ricambi a partire dal prossimo ottobre e sostituiranno l’attuale offerta in MICHELIN X MultiWayTM 3D. Solo successivamente verranno direttamente installati sui nuovi veicoli pesanti appena usciti dalla fabbrica. Tutto ciò in accordo con i maggiori produttori.

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