In tutte le sue forme (CNG, GNL e varianti bio) cresce il consumo di metano per autotrazione in Italia. Lo certifica l’ufficio studi di Assogasmetano che parla, nel 2021, di un aumento del 6,6% rispetto al 2020. Interessante la quota di biometano sul consumo complessivo, che ha raggiunto lo scorso anno un significativo 28%. Per quanto riguarda la distribuzione, pur tra mille difficoltà (la pandemia, poi la crisi internazionale dei prezzi del gas e infine la guerra in corso), prosegue la crescita della rete di rifornimento, che a maggio è arrivata a quota 1.550 distributori. In totale, il consumo di metano per autotrazione in Italia sfiora il miliardo di metri cubi all’anno.

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Metano per autotrazione, un settore in crescita

“I dati di consuntivo del 2021, in ripresa sul 2020, uniti alla crescita della rete distributiva e alla quota crescente di biometano – ha ribadito Flavio Merigo, presidente di Assogasmetano – testimoniano la grande importanza di continuare a investire su questo carburante. Non a caso nel REPowerEU Plan (finanziato con 210 miliardi di euro), messo a punto dalla Commissione Europea in seguito alla recente crisi causata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia con l’obiettivo di risparmiare energia, produrre energia pulita e diversificare le fonti di approvvigionamento energetico, il biometano diventa un importante punto di riferimento. Fra le varie misure, infatti, si punta al potenziamento della produzione di biometano fissando l’obiettivo dei 35 miliardi di metri cubi entro il 2030. Si tratta di una grande opportunità per il nostro Paese, che è all’avanguardia nello sviluppo di questo biocarburante. Ciò porterà ulteriori benefici positivi in termini di riduzione delle emissioni, contribuendo allo sviluppo di un settore industriale in cui l’Italia è un benchmark mondiale per tecnologia e produzione”.

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