Mercedes Vito 116 Long

Mettere alla frusta in città un modello senza più segreti, che oltretutto si appresta all’attesissimo debutto nell’inedita versione elettrica (il lancio è previsto in estate), e farlo rinunciando a testare una versione di freschissimo conio, ma optando piuttosto per una variante, per così dire, più stagionata quale è il Vito 116 Euro 5b di questo servizio, era idea troppo stuzzicante per lasciarsela scappare.

Mercedes Vito 116 Long, tanta sostanza e praticità

Un’ idea, in fondo, che poteva essere letta come possibilità di stilare una sorta di bilancio di un modello che -conquistata da tempo la piena maturità anche anagrafica (il primo lancio nel 1995)- ormai da tempo ha sì svoltato all’ Euro 6, ma lo ha fatto proseguendo il cammino nel solco della continuità, riaffermando cioè con forza quella tradizione di eleganza, efficienza e sicurezza, riconosciuta e apprezzata dalla clientela professionale.

Mercedes Vito 116 Long

Spiegato il perché di una prova tanto inusuale e certamente infrequente, eccolo il nostro Vito 116 in edizione Long (5.140 millimetri di lunghezza) pronto a sottoporsi all’esame dei consumi in città. Ebbene, una cosa è da sottolineare fin da subito, ed è un’annotazione che sottolinea una volta ancora qualità e doti dell’agile van della Stella. Pur con lo step precedente, infatti, il Vito non sfigura.

Mercedes Vito 116 Long, a bordo come su una berlina

Disinvolto nel traffico cittadino, a suo agio sui tratti più scorrevoli della tangenziale di Milano, dove anche a carico la maneggevolezza è finanche esaltante e i 163 cavalli di potenza fanno viaggiare spediti in tutta sicurezza, il van tedesco (ma costruito, come noto, nel moderno sito Mercedes di Vitoria, in Spagna), si conferma lavoratore elegante e moderno, ma soprattutto concreto e di tutta sostanza. In una sola parola, affidabile.

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