Mercedes Trucks, anche Daimler decide di chiudere gli stabilimenti
Anche il gruppo Daimler ha deciso di sospendere, per un periodo iniziale di due settimane, la maggior parte della sua produzione in Europa a causa del peggioramento dell’emergenza coronavirus, in accordo con le raccomandazioni delle autorità internazionali, nazionali e locali, le cui misure restrittive diventano più severe di giorno in giorno. Sospese anche le attività […]
Anche il gruppo Daimler ha deciso di sospendere, per un periodo iniziale di due settimane, la maggior parte della sua produzione in Europa a causa del peggioramento dell’emergenza coronavirus, in accordo con le raccomandazioni delle autorità internazionali, nazionali e locali, le cui misure restrittive diventano più severe di giorno in giorno. Sospese anche le attività di alcuni reparti amministrativi selezionati. La sospensione della produzione Daimler riguarda gli impianti di produzione di automobili, furgoni e veicoli commerciali in tutta Europa e inizierà questa settimana. Coinvolte quindi anche Mercedes Trucks e Mercedes Vans, le divisioni della Stella che producono veicoli per il mondo dei trasporti.
Supply chain globale in ginocchio: decisione Mercedes Trucks inevitabile
Valutate attentamente le catene di fornitura globali, che attualmente non possono essere mantenute pienamente operative a causa delle misure contenitive che gradualmente stanno interessando tutti gli Stati europei, il gruppo di Mercedes Trucks ha deciso di sospendere la quasi totalità degli impianti produttivi in attesa di ulteriori sviluppi. Sviluppi che, come abbiamo visto in Italia, si sono rivelati di giorno in giorno sempre più funesti, con un curva epidemica che inizia a diventare lineare soltanto ora, dieci giorni dopo l’entrata in vigore delle misure straordinarie di contenimento indicate negli ultimi Dpcm, firmati dal premier Conte.
Negli ultimi giorni le proteste dei lavoratori hanno interessato alcuni impianti spagnoli del gruppo. La Spagna infatti è la nazione europea più colpita dall’epidemia dopo l’Italia, con più di 11 mila casi confermati al 18 marzo, e i dipendenti non si sentivano più sicuri nello svolgere le normali mansioni. La decisione di Daimler è parsa quindi inevitabile. Il colosso tedesco ha fatto anche sapere che ovunque sia necessario continuare le operazioni, per esigenze produttive inderogabili, l’azienda prenderà le opportune precauzioni per prevenire l’infezione dei suoi dipendenti.
Il contraccolpo economico del coronavirus
Con queste chiusure, Daimler contribuisce a proteggere la propria forza lavoro, a interrompere le catene di infezione e a contenere la diffusione della pandemia. Allo stesso tempo, ciò aiuterà l’azienda a prepararsi a un periodo di temporanea riduzione della domanda e a proteggere la propria solidità finanziaria.
Data l’enorme diffusione di COVID-19 (ormai dichiarata ufficialmente “pandemia” dall’Oms), gli effetti economici su Daimler non possono essere determinati in modo adeguato o quantificati in modo affidabile in questo momento. Il management di Daimler segue costantemente la situazione e, se necessario, adotterà ulteriori misure. La piena operatività sarà ripresa quando la situazione migliorerà.