Il concetto di base è simile a quello espresso da Ford nella conferenza stampa di fine anno. In un momento storico molto complesso per le auto, i veicoli commerciali regalano un sorriso anche a Mercedes-Benz Italia. A dirlo, senza nascondere la soddisfazione, è Dario Albano, a capo della divisione Vans di Mercedes-Benz Italia, appunto, durante l’evento che chiude il 2024 e che la Stella ha organizzato nel centro di Roma. Quest’anno, Mercedes si avvia a realizzare un notevole +21,4% nelle vendite di veicoli commerciali leggeri per un totale di circa 11.150 unità vendute che valgono una quota di mercato del 6,6% nel segmento under 3,5 ton.

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Dario Albano

Fatturato record per i veicoli commerciali Mercedes nel 2024

Crescita a due cifre, di poco superiore al 10%, del fatturato, il più alto di sempre della Stella in Italia. Unico neo in un quadro obiettivamente soddisfacente riguarda, manco a dirlo, le vendite di veicoli elettrici (ma lì la Casa tedesca è in buona compagnia). Sono appena 360 i BEV piazzati nel 2024, numero paragonabile all’anno precedente che vale una quota di mercato di poco superiore al 10%, in crescita rispetto all’anno scorso. Prova del fatto che siamo in un mercato, quello degli elettrici, in decisa contrazione.

Quale sarà, allora, la strategia Mercedes nei prossimi anni? Si continuerà a spingere sulle trazioni alternative, come fatto negli ultimi tempi, oppure si vira decisamente sul motore diesel, scelto a oggi dalla quasi totalità dei clienti Vans? La sbandierata “offensiva diesel” che dava il titolo alla giornata romana è, alla fine, più un’affermazione di ciò che è abbastanza ovvio, e cioè che nei prossimi anni si continuerà decisamente a parlare di motore a combustione interna, nelle auto come negli LCV, perché “analizzando dati e macro trend non soltanto italiani, il passaggio all’elettrico è più lento del previsto”, ha ammesso Marc Langenbrinck, presidente e AD di Mercedes-Benz Italia, che ha delineato un quadro economico e sociale preoccupante per l’automotive e confermato, al tempo stesso, che la Stella sta “facendo investimenti ai massimi storici, dando vita alla più grande offensiva di prodotto nella storia dell’azienda”. Si parla, chiaramente, anche e soprattutto di auto, alla fine di un anno che si chiude in questo segmento sostanzialmente in linea con quello passato ma, se confrontato al pre-Covid il calo è superiore al 18%.

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Marc Langenbrinck

Che si tratti di auto o di veicoli commerciali, insomma, il messaggio che Mercedes vuol dare è chiaro: il diesel “non va demonizzato”, sul motore a combustione interna “si continua a investire” con l’obiettivo di renderlo sempre meno impattante e più efficiente, ma a tendere l’obiettivo rimane l’elettrificazione della gamma. A livello global, si punta alla metà delle vendite in elettrico entro il 2039, ma viste le previsioni quanto meno azzardate circolate negli ultimi anni, è un’affermazione da prendere con le molle. Di sicuro, Marc Langenbrinck ha confermato che la recente nomina di Ola Källenius, numero uno di Mercedes-Benz, a presidente di ACEA esprime la volontà del gruppo di “rafforzare l’impegno politico in un continente che ha scelto di darsi obiettivi stringenti per la riduzione della CO2”.

Mercedes-Benz Vito in versione Combi

Mercedes-Benz Italia e i van nel prossimo futuro

Tornando al trasporto commerciale, Albano ha anche tracciato la rotta per il futuro prossimo. Dopo le novità di gamma recenti che hanno riguardato Sprinter, Vito e Citan (anche nelle loro versioni elettriche), per limitarci strettamente al trasporto merci, l’anno che verrà sarà un anno di consolidamento, in attesa della grande scommessa dell’architettura nativa elettrica e, crediamo, software-based VAN.EA, che dovrebbe arrivare nel 2026 secondo i piani del gruppo. Potrebbe essere questa la vera svolta nelle vendite di van elettrici? Lo abbiamo chiesto direttamente a Dario Albano, convinto sì della bontà dei veicoli attuali (che non sono, è bene ricordarlo, nativi elettrici ma elettrificati sulla base esistente), ma anche del fatto che “la nuova architettura possa rappresentare un passaggio epocale in termini tecnologici. Veicoli concepiti in un modo completamente nuovo potranno rivoluzionare la mobilità sostenibile, incidendo anche sul valore garantito del veicolo, quindi anche sul suo prezzo”. E sappiamo quanto quest’ultimo costituisca oggi una barriera importante sul mercato.

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