Come ogni mese, i dati comunicati da ANFIA monitorano l’andamento del mercato dei veicoli pesanti in Italia. Rispetto a gennaio 2022, crescono sia le immatricolazioni di nuovi autocarri (+2,7%; 2.196 libretti rilasciati) che quelle di veicoli trainati (+7%; 1.383 nuove immatricolazioni). Nello specifico di quest’ultima categoria, crescono sia i rimorchi (+13,3%) che i semirimorchi (+6,5%).

Mercato veicoli pesanti ANFIA, il dettaglio di febbraio

Guardando al primo bimestre dell’anno, e mettendolo a paragone con lo stesso periodo del 2021, si mantengono sostanzialmente stabili le immatricolazioni di autocarri (+0,7%) mentre crescono rimorchi e semirimorchi pesanti (+6,9%). Analizzando il mercato per alimentazione, a gennaio-febbraio 2022 la quota di mercato dei veicoli alimentati a gas risulta del 3,8% (era del 6,2% a gennaio-febbraio 2021), per un totale di 169 unità, mentre gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano appena lo 0% del totale contro lo 0,3% del primo bimestre 2021.

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La suddivisione per aree geografiche, invece, nei primi due mesi del 2022 per gli autocarri riportano un segno positivo l’area del Nord Ovest, in incremento a doppia cifra (+11,6%) e l’area del Nord-Est, con un rialzo più modesto (+4%), mentre Sud e Isole (-6,8%) e Centro (-7,5%) chiudono in flessione. In riferimento ai veicoli trainati, nei primi due mesi del 2022, risultano in crescita a doppia cifra le regioni del Centro (+52,6%) e del Nord-Ovest (+16,8%), mentre le immatricolazioni calano nell’area Sud e isole (-7%) e nel Nord-Est (-5%). Le marche estere totalizzano 1.533 libretti di circolazione a gennaio-febbraio 2022 (+7,7%); variazione positiva (+5,8%) anche per le marche nazionali, con 1.087 libretti.

Questo il commento di Luca Sra, Delegato ANFIA per il trasporto merci. “Il mese di febbraio ha registrato una lieve crescita nelle immatricolazioni dei veicoli industriali trainata principalmente dal segmento dei medi. Un risultato che, per quanto positivo, deve tener conto di tutte le criticità economiche e tensioni geopolitiche che stanno influenzando, ovviamente, anche la filiera dell’autotrasporto”.

Il Governo ha già dimostrato sensibilità nei confronti del comparto, accogliendo la proposta di credito d’imposta sull’acquisto di gas naturale liquefatto, ma oggi più che mai le imprese hanno bisogno di un intervento deciso e mirato per sanare criticità che rischiano di paralizzare il settore, causando forti ripercussioni sul sistema industriale italiano. In primo luogo, è opportuno far fronte al fenomeno del caroprezzi, che sta ormai riguardando tutte le tipologie di carburanti, dal gasolio al gas naturale compresso; in secondo luogo, urge intervenire sul problema di approvvigionamento delle forniture di alcune materie prime, che condizionano inevitabilmente la produttività del settore e, in ultimo, si rinnova l’invito a dare rapida attuazione alle misure per il rinnovo del parco circolante, pubblicando i provvedimenti relativi ai fondi che il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha stanziato ormai lo scorso novembre”.

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