Mercato veicoli industriali, l’UNRAE certifica un +3,8% a febbraio. Ma servono “misure di sostegno”
“Il dato di mercato di febbraio resta positivo, ma evidenzia una lieve flessione dei volumi di immatricolazioni rispetto agli ultimi mesi. Sebbene buona parte delle difficoltà che hanno caratterizzato l’anno passato appaiono sensibilmente migliorate, rimangono incerti e quindi preoccupano gli sviluppi nel prossimo futuro”, ha commentato Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE.
Nella sua consueta e puntuale fotografia del mercato veicoli industriali in Italia, l’UNRAE segnala che a febbraio 2023 sono stati immatricolati 2.205 veicoli over 3,5 ton, a fronte dei 2.125 di un anno fa, per un +3,8% certamente di buon auspicio, ma evidentemente non ancora pienamente soddisfacente. Nella tabella qui in basso, il dettaglio delle varie classi di peso dei veicoli.
Mercato veicoli industriali, il commento di Paolo Starace
“Il dato di mercato di febbraio resta positivo, ma evidenzia una lieve flessione dei volumi di immatricolazioni rispetto agli ultimi mesi. Sebbene buona parte delle difficoltà che hanno caratterizzato l’anno passato appaiono sensibilmente migliorate, rimangono incerti e quindi preoccupano gli sviluppi nel prossimo futuro, anche alla luce del contesto economico che sta contraddistinguendo il periodo attuale (inflazione, costo del denaro, produzione industriale)”, ha commentato Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE.
“Registriamo con preoccupazione le difficoltà che il settore incontra rispetto alle tempistiche necessarie per l’espletamento delle pratiche amministrative di competenza delle Motorizzazioni, sinora non compensate dalla recente riforma di privatizzazione, che in taluni casi compromettono la capacità delle aziende di trasporto di operare a livello internazionale e in tutti i casi determinano ritardi nei controlli a detrimento della sicurezza stradale”, ha proseguito Starace.
“Al di là degli orientamenti politici nazionali e delle decisioni attese a livello europeo, crediamo che, vista l’assenza di interventi dedicati al settore, il Governo non possa esimersi dal sostenere il comparto attraverso misure urgenti al fine di svecchiare il parco circolante e agevolare – attraverso uno specifico credito d’imposta – l’utilizzo dei biocarburanti. Da ultimo e in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti e nocive per la salute, non si può prescindere dal supportare l’adozione di veicoli a zero emissioni attraverso consistenti incentivi all’acquisto e per la realizzazione delle specifiche infrastrutture di ricarica”.