Il mercato dei veicoli industriali in Italia chiude in negativo la prima parte dell’anno, con un -4% rispetto allo stesso periodo del 2021. Questo nonostante – è ciò che sottolinea UNRAE nel consueto aggiornamento mensile – il mese di giugno abbia evidenziato una ripresa, con un +5,7% rispetto al giugno 2021. Restando sul mese appena trascorso, a trainare il comparto sono soprattutto i veicoli con massa totale a terra superiore al 16 ton (-11%) e i leggeri con massa compresa tra 3,5 e 6 ton (+28%). In negativo le altre fasce.

Paolo Starace sul mercato dei veicoli industriali in Italia

“La chiusura in negativo del mercato nel primo semestre 2022 palesa il protrarsi delle gravi difficoltà che il nostro settore sta affrontando, trainate dal doppio effetto della carenza di componentistica e dell’aumento dei costi di esercizio – carburanti in primis – ben evidenziato dal calo drastico (-45,7%) delle immatricolazioni di veicoli a GNL rispetto al 2021”, ha commentato Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE.

“A questo punto, appare evidente che gli stimoli alla domanda risultino efficaci solamente per quelle imprese di autotrasporto che già oggi investono in nuove tecnologie e che gli incentivi non contribuiscono alla sostituzione di mezzi ante Euro V a favore di veicoli di ultima generazione. Pertanto – conclude Starace – chiediamo al Governo misure coerenti con gli obiettivi di transizione ecologica, che portino a vietare la circolazione di mezzi altamente inquinanti e poco sicuri, in linea con quanto già previsto dal DL Infrastrutture per il settore degli autobus adibiti al TPL. Contestualmente, per sostenere gli investimenti, auspichiamo interventi per una sempre maggiore professionalizzazione del settore, così da indirizzare il trasporto merci verso imprese di elevata qualità e affidabilità”. .

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