Mercato truck, boom di vendite in estate. Ma non è tutto oro quello che fa luce
Quasi 2.800 immatricolazioni a luglio e più di 2.500 in un mese particolare come agosto, in aumento di oltre l'80% rispetto al 2022. Sembra la fotografia di un settore florido come non mai, ma i dati - come sempre - vanno analizzati. Secondo Paolo A. Starace, presidente della sezione Veicoli Industriali di UNRAE, c'entra l'introduzione del nuovo cronotachigrafo, in un mercato che rischia di essere "drogato", con conseguenze potenzialmente spiacevoli. L'analisi.
Record di vendite di camion in Italia nei mesi di luglio e agosto. I dati diffusi da UNRAE certificano un’estate bollente per le immatricolazioni di veicoli pesanti. Sono, però, dati che fanno riflettere perché coincidono con l’introduzione del cronotachigrafo di seconda generazione, prevista per il 21 agosto ma poi slittata al 30 settembre per via di una proroga concessa alle Case, vista la difficoltà di approvvigionamento del nuovo dispositivo.
I dati del mercato truck: un’estate di immatricolazioni
Veniamo ai dati: secondo il Centro Studi e Statistiche UNRAE, il mercato dei veicoli industriali registra un incremento vertiginoso nei mesi estivi del 2023, con 2.784 unità immatricolate a luglio contro le 2.086 dello scorso anno (+33,5%) e 2.540 immatricolazioni ad agosto contro le 1.406 del 2022 (+80,7%). In particolare, il rialzo delle vendite di agosto è trainato dall’eccezionale risultato del segmento pesante, che registra il +81,2%. Invertono la tendenza i veicoli industriali leggeri (+14,6%) e registrano un notevole exploit i medio-leggeri, che segnano un avanzo del 93,6% su agosto 2022.Da segnalare il complessivo buon andamento dei primi 8 mesi dell’anno in corso, se confrontato con il 2022: +21,2%, con oltre 3.500 veicoli immatricolati in più.
A cercare una spiegazione per i dati ‘anomali’ dell’estate italiana ci pensa Paolo A. Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE (qui una nostra recente intervista). “Il buon andamento segnato fin qui non deve creare false illusioni, poiché il boom di immatricolazioni registrato nei mesi di luglio e agosto è in larga parte frutto della situazione contingente determinata dall’introduzione del tachigrafo smart di seconda generazione”, ha commentato Starace. “L’attuale contesto continua a preoccupare le Case costruttrici, dal momento che nell’ultimo periodo si sono venute a creare diseconomie che rischiano di ‘drogare’ il mercato. Il perdurare della carenza di nuovi dispositivi potrebbe quindi determinare nei prossimi mesi un crollo delle immatricolazioni, creando gravi difficoltà alle reti distributive e agli operatori di settore”.
Cronotachigrafo, chiesta una deroga fino alla fine dell’anno
“Sebbene abbiamo accolto positivamente l’apertura delle Istituzioni italiane a possibili tolleranze per consentire la circolazione di veicoli non ancora conformi al Regolamento (UE) 2021/1228, in mancanza di una decisione chiara e risolutiva da parte della Commissione Europea, i diversi interventi normativi a macchia di leopardo dei singoli Stati membri arrecano ulteriori danni al mercato, così come alle imprese che operano nel trasporto internazionale delle merci”, ha proseguito Paolo Starace.
“Pertanto, auspichiamo che in occasione delle prossime riunioni di settembre, la Commissione Europea prenda finalmente atto dei gravi ritardi di produzione da parte dei fornitori di cronotachigrafi e preveda, magari coinvolgendo tempestivamente il Consiglio Europeo, una deroga unanime e condivisa in tutti i Paesi europei almeno fino al 31/12/2023”.