Maurizio Pompei, ad Mercedes Trucks Italia: “Sostenibilità deve far rima con sicurezza”
Entrato in Mercedes nel 2005, prima nell’usato delle vetture e dal 2009 nel truck come direttore usato veicoli industriali e commerciali, Maurizio Pompei nel 2012 diventa Direttore commerciale trucks e alla fine del 2018 è nominato ad di Mercedes Trucks Italia, società che è operativa da gennaio. «Nel 2014 è iniziata la Customer dedication del […]
Entrato in Mercedes nel 2005, prima nell’usato delle vetture e dal 2009 nel truck come direttore usato veicoli industriali e commerciali, Maurizio Pompei nel 2012 diventa Direttore commerciale trucks e alla fine del 2018 è nominato ad di Mercedes Trucks Italia, società che è operativa da gennaio.
«Nel 2014 è iniziata la Customer dedication del Gruppo Daimler che si è riorganizzato nelle divisioni passenger car, van, trucks e bus. Un processo che va verso la specializzazione richiesta dal settore. Nella vendita e, soprattutto, nel post-vendita per avere efficienza e soddisfazione del cliente adeguati al mondo truck».
«Processo continuato con la Legal entity dedication, creando due società a livello headquarter: Daimler Passenger car e Daimler Truck & Bus con filiali in ciascun Paese. Sono quindi diventato ad e presidente della nuova società con lo scopo di enfatizzare flessibilità e spirito imprenditoriale del mondo truck, grazie alla professionalità dei nostri operatori sempre più avanzata. Anche perché lo richiedono i nostri stessi mezzi».
Come si colloca temporalmente Mercedes Trucks Italia nel panorama europeo della divisione in due del Gruppo Daimler?
«Nell’ambito del Legal entity dedication il progetto Future prevede ondate successive, la prima è stata con Spagna e UK all’inizio del 2018, adesso Italia, Belgio,Francia e Polonia. Seguiranno agli altri mercati».
Quali cambiamenti ci saranno?
«Saranno progressivi. Ma soprattutto a livello di mentalità. Abbiamo internalizzato alcune funzioni per essere più autonomie flessibili. Lo scopo resta quello di aumentare il business (il 2018 è stato il migliore degli ultimi dieci anni). Saremo sempre più vicini ai clienti per dare più servizi e offrire la conoscenza del prodotto, puntando sul rispetto dell’ambiente e sulla sicurezza».
Questa riorganizzazione avrà delle ripercussioni anche sulla rete?
«Oggi ci sono 18 concessionarie e 39 punti vendita truck che, in alcuni casi, hanno anche van e vetture. Ma il progetto di Customer dedication è tuttora in corso, per avere il massimo della specializzazione al loro interno».
Avrete ingressi o capannoni separati?
«No, non è richiesto come standard. Il contatto col cliente, il service d’officina, il service 24 ore, i veicoli sostitutivi per i truck, abbiamo inserito anche quelli nel 2018, sono tutti dedicati, per dare un servizio a 360 gradi. Tra le altre cose c’è anche il veicolo dimostrativo, per consentire al cliente di provarlo e toccarlo con mano».
Mercedes è tra i pochi costruttori a offrire la full line, si farà un lavoro anche sulle fasce di peso medio basse?
«Commercializziamo anche Fuso che copre la fascia da 3,5 a 9 ton. Poi c’è l’Atego. Il livello di specializzazione e la cura del clienti sta anche nell’offrire la soluzione più flessibile per il tipo di business che svolge. Per questo abbiamo internalizzato tutto il training sia commerciale sia tecnico. Che è sotto la mia responsabilità insieme al post vendita. Perché vogliamo avere una visione unica, non ‘day by day’, usato compreso».
Ci sono stati cambiamenti anche nel gruppo dirigente?
«Sì. Enrico Ferraioli è diventato capo delle vendite. Mentre Domenico Andreoli, che prima si occupava di tecnica e garanzia, è diventato capo del marketing Italia. Raimondo Girardi ora è capo delle vendite alle flotte, dove potrà sfruttare a fondo le competenze acquisite come capo del fleetboard».
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