I contributi Marebonus per gli armatori hanno appena ottenuto un aumento di 12 milioni di euro. Lo conferma Giancarlo Cancelleri, il vice ministro dei trasporti, dopo un tavolo di confronto con Amedeo Genedani e Salvatore Di Piazza, rispettivamente presidente nazionale e regionale di Confartigianato Trasporti, organizzato in seguito alle proteste dei proprietari delle compagnie di trasporti contro l’aumento dei noli marittimi. Ora, questi 12 milioni, dovranno essere utilizzati dagli armatori per riassestare i prezzi proposti agli autotrasportatori.

Gli aumenti, a cui i nuovi incentivi Marebonus dovranno far fronte, sono stati imposti dagli armatori in seguito ai grandi investimenti effettuati per far fronte alla direttiva UE Imo2020, che prevede una riqualificazione delle flotte in chiave sostenibile: meno zolfo nel combustibile delle navi e quindi meno CO2 nell’aria. Gli aumenti a cui i “padroncini” sono andati incontro ammontano al 20/30% e riguardano chi si imbarca per effettuare trasporti da e per Italia, Sicilia, Sardegna e Malta.

Marebonus

Che cos’è Marebonus?

Come specificato sul sito del Ministero, Marebonus è l’incentivo, inserito originariamente all’interno della Legge di Stabilità 2016-2018, previsto allo scopo di sviluppare la modalità combinata strada-mare attraverso la creazione di nuovi servizi marittimi e il miglioramento di quelli già esistenti, ed è rivolto a tutte le imprese armatrici che presentino progetti triennali per la realizzazione di nuovi servizi marittimi Ro-Ro e ro-Pax, a mezzo di navi iscritte nei registri e battenti bandiera di uno degli Stati membri dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo.

Marebonus

Le reazioni all’accordo e gli impegni futuri

L’importanza di questo risultato è stata sottolineata, tramite una nota, da Confartigianato Trasporti “che se da un lato ha accettato questa ipotesi apprezzando l’impegno del Vice Ministro, dall’altro ha ribadito con forza che per il futuro è necessario tornare ad incentivare le autostrade del mare prevedendo esclusivamente contributi diretti agli autotrasportatori, attraverso dei voucher, spendibili al momento della prenotazione degli imbarchi. Perché la sfida dell’intermodalità si vince solo se si dà la possibilità all’autotrasportatore di scegliere la compagnia armatoriale più conveniente ed efficiente” – hanno ribadito le cariche di Confartigianato.

Sul tavolo, come ha tenuto a precisare Genedani, non solo Marebonus ma anche la questione dei costi d’esercizio, di cui il ministro Paola De Micheli aveva preso l’impegno lo scorso novembre  “per ripristinare le condizioni minime di regolarità e competitività per l’autotrasporto attraverso la ripubblicazione dei costi di esercizio, su cui i dirigenti del Ministero dei Trasporti presenti all’incontro hanno confermato di aver definito una proposta che sarà presentata a breve”.

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