MAN TGX 18.520, quando la catena cinematica è un’orchestra da standing ovation
Con l’ultimo upgrade presentato alla IAA di Hannover 2022, MAN raggiunge vertici assoluti in termini di rendimento e di efficienza. E sotto la cabina, motore (il D 2676) e cambio (l’automatizzato a 12 marce Tipmatic) dirigono un’orchestra che conferma un’intesa da standing ovation.
Mister 4 km/l. La straordinaria performance del MAN TGX 18.520 nel Supertest 500 km di Vado e Torno si presta a una doppia chiave di lettura. La prima ruota attorno al risultato stesso ottenuto dal modello con il Leone di Monaco sulla calandra: quel 4,18 km/l che adesso luccica nella bacheca dei trofei conquistati da MAN, va infatti oltre l’essere semplicemente il nuovo record assoluto della prova, bensì abbatte la soglia storica dei quattro chilometri per ogni litro di gasolio consumato.
Il MAN TGX 18.520 dove nessun altro si era spinto prima
Mai nessun costruttore e naturalmente mai nessun pesante stradale si era spinto oltre quel confine, considerato un traguardo epocale, un autentico segno di svolta, soltanto qualche anno ritenuto impensabile. La seconda chiave di lettura, che alla prima è legata a doppio filo, assume se possibile una valenza ancora più significativa e concreta. Perché mette in evidenza quel raffinato livello di hi-tech raggiunto dalla nuova generazione del modello. Tecnologia che il TGX 18.520 traduce su strada in un ancora più elevato livello di rendimento. In questo modo il pesante stradale di Monaco ha spostato ancora più in alto l’asticella dell’efficienza, che è l’autentico traguardo cui punta ogni costruttore.
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Considerato la già eccellente base del modello – peraltro confermata dai due precedenti record nel Supertest 500 km, ottenuti dal TGX 18.500 nel 2018 e dal TGX 18.510 nel 2021 – si è trattato di un esercizio ingegneristico nient’affatto automatico, anche per un talento di razza quale è la nuova generazione del pesante di Monaco.
I principali interventi degli ingegneri MAN
Ebbene, la nuova generazione del TGX ha raggiunto (l’ennesimo) obiettivo con l’ultimo upgrade, presentato in occasione della IAA di Hannover 2022. Concentrandosi sulla catena cinematica, in particolare sul collaudato 6 cilindri D26 di 12,4 litri con tecnologia SCR combinata con EGR soft, ingegneri e motoristi MAN hanno migliorato il processo di combustione, adottato un turbo di nuova generazione, una pompa del liquido di raffreddamento più robusta e una pompa dell’olio capace di assicurare un migliore rendimento.
Aggiornamenti che rispetto alla precedente edizione del propulsore prodotto a Norimberga (come del resto anche il D08, il D15 e il D38, ovvero le altre serie di motori che equipaggiano i truck di Monaco), hanno portato a un aumento di 5 kgm della coppia e di 10 cv di potenza ciascuna delle tre declinazioni previste, fissando i nuovi valori a 520, 480 e 440 cv rispettivamente. Al tempo stesso, MAN ha dato un ulteriore importante sforbiciata ai consumi di carburante: fino al 3 per cento rispetto alla precedente già parsimoniosa unità. E non è affatto poca cosa, considerando il risparmio che questo valore è in grado di determinare per un veicolo la cui mission è il trasporto su lungo e lunghissimo raggio.
Non ultimo, un contributo altrettanto importante in termini di maggiore efficientamento, è riscontrabile nel perfetto affiatamento del propulsore con le 12 marce del cambio automatizzato ZF, ribattezzato Tipmatic. Un autentico gioiellino di precisione e rapidità (sia in fase di innesto che di scalata delle marce), con quattro diverse modalità di marcia: Efficiency Plus, Efficiency, Performance, Manoeuvre. Insomma, così composta, quella del TGX è davvero un’orchestra da standing ovation.