MAN CAVE

Nello sviluppo di nuovi modelli, la Casa del Leone realizza prototipi virtuali in un laboratorio tridimensionale in modo da individuare possibili errori prima dell’inizio della fase di produzione. Tutto ciò è reso possibile dal ‘Cave Automatic Virtual Environment’ (CAVE), un centro di progettazione in ambiente virtuale high-tech di 46 metri quadrati situato nella sede MAN di Monaco. I computer ad alte prestazioni incorporano schede grafiche di ultima generazione, telecamere a infrarossi e proiettori stereo con risoluzione dell’immagine 2K per schermi di grandi dimensioni.

Circa un anno prima dell’inizio dell’effettiva realizzazione, l’utilizzo del CAVE consente ai progettisti di lavorare e di interagire su un modello virtuale di camion utilizzando particolari cuffie audio, visori e tenendo in mano un controller 3D. In questo modo è possibile dare risposta a molte domande che sorgono nelle prime fasi di progettazione: “Tutti i componenti del veicolo sono accessibili in modo ottimale? Il prodotto o il processo di produzione deve essere sottoposto a modifiche?”.

MAN CAVE, dalla realtà virtuale un supporto concreto

Grazie all’impegno sinergico di alcuni dipartimenti MAN Production, Development e Logistics, i circa 500.000 euro dell’investimento per il CAVE sono stati rapidamente ammortizzati, anche grazie al fatto che i prototipi virtuali hanno consentito di individuare e correggere gli errori in fase di pre-produzione evitando che venissero rilevati successivamente sulla macchina reale. Il 50 per cento di tutti i potenziali difetti vengono identificati in CAVE, evitando costi durante il processo produttivo.

Anche i siti produttivi MAN a Norimberga (Germania), Steyr (Austria), Ankara (Turchia) e Starachowice (Polonia) si stanno avvalendo del supporto della realtà virtuale. La connettività in tempo reale tra i vari MAN CAVE consentirà ai tecnici di lavorare contemporaneamente sugli stessi modelli virtuali nelle diverse nazioni.

La tecnologia è in continua evoluzione. Di recente, gli ingegneri MAN hanno iniziato a utilizzare supporti da indossare sul capo per meglio interagire con il prototipo virtuale con l’obiettivo di verificare i progetti in modo ancora più accurato e realistico. In futuro, si proverà a introdurre sistemi per il monitoraggio di tutto il corpo per simulare gli stress fisici e le sollecitazioni a cui è sottoposto un tecnico nelle differenti fasi di montaggio di un veicolo.

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