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In seguito all’accusa mossa dalla Commissione UE alle grandi Case costruttrici di avere fatto cartello, Bruxelles ha reso noto l’ammontare della sanzione durante la conferenza stampa della commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager tenutasi martedì 19 luglio.

L’intesa illegale, gestita tra il 1997 e il 2011, avrebbe riguardato i prezzi alla produzione di diversi segmenti del mercato degli autocarri. Anziché puntare sulla libera concorrenza, le società si sarebbero inoltre messe d’accordo su come trasferire ai clienti i costi legati alle nuove tecnologie anti-emissioni.

Secondo l’accusa, tutti i sei ‘big’ del mondo del truck ne sarebbero coinvolti: Volvo-Renault, Daf, Daimler, Iveco, Scania e Man.  Ma la multa è stata diversamente dimensionata tra le società in funzione della quota di mercato e dell’atteggiamento di cooperazione dimostrato durante le indagini fino al caso estremo di Man che non pagherà alcuna ammenda poiché è stata la società a denunciare inizialmente l’esistenza del cartello. A pagare la multa più elevata sarà Daimler (1 miliardo di euro), seguita da Daf (753 milioni) e da Volvo (670 milioni). Iveco dovrà versare invece ‘solo’ 494,6 milioni di euro a seguito dello sconto ricevuto dopo la collaborazione con gli inquirenti.

Scania, a differenza degli altri costruttori, non ha voluto minimamente cooperare con le autorità comunitarie e non ha quindi trovato un’intesa con la Commissione. Nella sua conferenza stampa, Margrethe Vestager ha spiegato che per Scania l’indagine proseguirà.

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