Lo sciopero del 30 e 31 ottobre? Un successo, anzi un flop
Sciopero generale riuscito quello del 30 e 31 ottobre, proclamato unitariamente dalle Federazioni del trasporto dei Sindacati confederali. Così, almeno, secondo il Segretario Generale Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, che già il 31 dichiarava: «L’adesione in tutto il Paese che ha bloccato i principali nodi della logistica e del trasporto merci e le principali aziende è un […]
Sciopero generale riuscito quello del 30 e 31 ottobre, proclamato unitariamente dalle Federazioni del trasporto dei Sindacati confederali. Così, almeno, secondo il Segretario Generale Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, che già il 31 dichiarava: «L’adesione in tutto il Paese che ha bloccato i principali nodi della logistica e del trasporto merci e le principali aziende è un segnale forte che conferma l’aderenza del sindacato alle necessità dei lavoratori di questo settore e che sono contenute nella piattaforma del Ccnl presentata dai sindacati alle controparti datoriali al tavolo di rinnovo».
Se i camion non si guidano ancora da soli…
Ma, da lì a poco, è arrivata la replica tranchant di Paolo Uggè, Presidente di Fai Conftrasporto: «Ancora una volta, abbiamo l’obbligo di commentare le fantasiose dichiarazioni di alcuni rappresentanti del mondo sindacale che raccontano di una adesione massiccia allo sciopero. Tale adesione, infatti, non sembra coerente con quello che si può constatare vedendo il traffico lungo le strade, dove i mezzi pesanti circolano tranquillamente». E, in più, si segnalava il link alle webcam della Società Autostrade.
Poi, Uggè rincara la dose: «Corre evidenziare come i camion non si guidano da soli, ancora, quindi per ogni camion in strada abbiamo un autista alla guida che fa il suo mestiere. I disagi sono stati circoscritti a un paio di porti e interporti, dove pochi manifestanti hanno colpevolmente e illegittimamente condizionato l’attività di altri, e soprattutto non hanno interessato le aziende di autotrasporto».
Questione di punti di vista…
«Condividiamo le analisi che vengono anche da parti datoriali autorevoli, che sottolineano come nel settore, strategico per il Paese, si registri un’assenza della politica, che sta consentendo sviluppo e maggiori profitti alle aziende straniere, e un deficit di autisti e operatori formati adeguatamente», ribatte il Segretario Nazionale Uiltrasporti, Marco Odone, sempre partendo dall’assunto del successo dello sciopero.
Ma la dichiarazione congiunta Unatras-Anita ancora una volta respinge la tesi: «È emerso in maniera inequivocabile che l’impatto sulle imprese di autotrasporto è stato assolutamente modesto per la bassissima partecipazione dei lavoratori. E gli unici disagi si sono verificati in corrispondenza dell’accesso di pochi porti e interporti, con blocco della circolazione a mezzo di picchettaggi illegittimi».