Il giorno della festa della donna è una buona occasione per fare il punto sull’occupazione femminile in un settore come quello della logistica. Pubblichiamo quindi una riflessione di Federico Pozzi Chiesa, Founder & CEO di Supernova Hub e Group CEO di ITLM che parte proprio dai dati ufficiali. Questi parlano di una quota rosa nel settore che è allineata, in Italia e in Europa, sul 22% del totale. Percentuale che si abbatte fino al 2% se si parla di funzioni operative: in Italia nell’autotrasporto le quote rosa rappresentano il 2,1% (per un totale di 14 mila donne).

Lavoratrici della logistica: qualcosa sta cambiando?

“Qualcosa però sta cambiando”, scrive Federico Pozzi Chiesa. “Ad esempio, per colmare questa disparità, di recente la Banca Mondiale ha finanziato progetti per creare occasioni per le donne di entrare nel settore. E secondo un’analisi della società di ricerca Loriga&Associati, il numero di donne, anche in ruoli di grande responsabilità e in aziende multinazionali, è cresciuto di più del 30% negli ultimi cinque anni. La strada è ancora lunga, ma stiamo andando nella giusta direzione”.

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Federico Pozzi Chiesa

Un aiuto in questo senso arriva anche dalla tecnologia. “Oggi, ad esempio, nei magazzini più smart possono lavorare agevolmente persone con ogni tipologia di forma fisica, grazie a funzioni come IoT e intelligenza artificiale. Le automatizzazioni possibili con le tecnologie, inoltre, rendono maggiormente rilevanti funzioni meno legate al lavoro manuale: la pianificazione e l’organizzazione dei trasporti, il customer service, la gestione delle pratiche doganali, le attività di promozione e vendita del servizio”, aggiunge Pozzi Chiesa.

Il caso virtuoso di Italmondo

“Nel caso di Italmondo, per esempio abbiamo lavorato per arrivare ad avere la metà dei dipendenti totali costituita da donne e in quasi tutte le funzioni (contabilità, risorse umane, legal, controllo di gestione, comunicazione & marketing, IT & digital) la quota rosa è ben oltre il 40% con picchi del 90% nella contabilità verso fornitori. Nella comunicazione & marketing le donne sono il 75%, la quota si avvicina all’83% nelle risorse umane, è di 2/3 nel legal e sfiora il 67% nell’ambito controllo di gestione”.

“Al di là dei singoli casi virtuosi, le indagini sul settore confluiscono nel testimoniare che gli ostacoli all’ingresso e all’incremento delle figure femminili nelle diverse attività della logistica sono rappresentati soprattutto dagli stereotipi di genere. Stereotipi secondo cui le donne sono meno adatte ai lavori manuali e pesanti e non sono disponibili a lavorare su turni o a viaggiare. Stereotipi legati anche alla work-life balance, che interesserebbe più le donne che gli uomini (e in effetti le donne hanno ancora in larga parte la responsabilità della cura dei figli e della casa). Serve senza dubbio un cambiamento culturale. A favore delle donne ma anche a vantaggio del settore della logistica”.

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