La Germania si asterrà da un’altra legge europea sui trasporti, nonostante avesse inizialmente segnalato un accordo, ha detto a Euractiv una fonte industriale, considerato che il partito liberale FDP sta bloccando l’accordo sui nuovi standard di CO2 proposti per i camion che vedrebbero drasticamente ridotto il numero di veicoli pesanti alimentati a diesel.

Dopo aver trovato un accordo con il Parlamento europeo, i rappresentanti dei Paesi dell’UE si sono riuniti mercoledì 7 febbraio per votare sui nuovi standard di CO2 per i veicoli pesanti. Tuttavia, secondo fonti del settore, la Germania si è astenuta dal voto: la coalizione tripartitica tedesca ha infatti regole interne che vedono il governo astenersi su ogni legge dell’UE in cui i partner della coalizione, tra cui socialdemocratici, verdi e FDP liberale (Renew), non riescono a trovare una posizione comune.

L’astensione tedesca è stata innescata dal ministero dei trasporti guidato dal FDP, ha detto la fonte, mentre il ministero dell’Ambiente, guidato dal ministro dei Verdi Steffi Lemke, ha sostenuto l’accordo.

Senza la Germania, la maggioranza a favore della legge dipende dal sostegno dell’Italia, poiché si prevede che alcuni Paesi più piccoli voteranno contro la legge. L’Italia aveva precedentemente richiesto un meccanismo che vedesse ampliato il numero di camion con motore a combustione consentiti, poiché sostiene che l’adozione di alternative ai combustibili fossili dovrebbe riflettersi negli obiettivi.

L’accordo, siglato a gennaio, vedrebbe una riduzione media delle emissioni di CO2 dei nuovi camion di circa il 90% entro il 2040, con obiettivi intermedi del -45% entro il 2030 e del -60% entro il 2035.

Nel progetto di legge, le emissioni vengono misurate solo allo scarico, il che significa che i produttori dovrebbero vendere prevalentemente camion elettrici o a idrogeno.

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