E’ una vittoria con poco gusto quella conquistata da Nikolaev (Kamaz) nell’undicesima tappa (La Rioja-San Juan). Intendiamoci, il successo è arrivato con pieno merito e conferma la classe e soprattutto la grinta del pilota russo che dopo essersi rovesciato su una duna nella 10ma frazione, costringendo i suoi meccanici a una laboriosa ricostruzione notturna del suo camion, ha fatto leva sull’orgoglio lasciandosi alle spalle i problemi vissuti in questa travagliata edizione della Dakar.

Velocissimo fin dalle prime battute della lunga speciale (431 km), Nikolaev ha presto fatto il vuoto alle spalle. De Rooy, dal canto suo ha lasciato fare. L’olandese del Team Petronas si è imposto una tattica accorta, come d’altronde suggeriva l’ampio margine di vantaggio in graduatoria generale sul più immediato inseguitore: 1h15’ sul russo Mardeev.

Sul traguardo finale, Nikolaev ha preceduto di 5’02” il Man dell’olandese Versluis e di 5’36 l’Iveco Trakker dell’altro tulipano del Team Petronas, Van Genugten. Mardeev (Kamaz) non è andato oltre il quarto posto a 7’51” chiudendo davanti a Sotnikov (Kamaz) e a De Rooy che ha ceduto 13’49” al vincitore.

Oggi si corre la 12ma e penultima frazione della Dakar, da San Juan a Villa Carlos Paz. Saranno 267 chilometri che tatticamente ricalcheranno la tappa di ieri. Per Kamaz è di fatto l’ultima possibilità di ribaltare un risultato che a questo punto sembra essere ormai scritto. Alla Dakar, tuttavia, non si può mai dire.

LA CLASSIFICA GENERALE (dopo 11 tappe):

1. De Rooy (Iveco); 2. Mardeev (Kamaz) a 1h09’21”; 3. Villagra (Iveco) a 1’45’45”; 4. Van Genugten (Iveco) a 2h08’42”; 5. Versluis (Man) a 2h46’27”; 6. De Baar (Renault) a 2h57’08”

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