La betoniera si fa ibrida: il mixer Oxygene by Cifa sullo Stralis 330 NP
Non solo il gruppo transalpino Vicat è tra le aziende leader nel settore del cemento, con più di 220 centrali in tutta la Francia. Ma si è fatto anche la fama di attività greenfield, ovvero a basso impatto ambientale. Nonostante si occupi di cemento. Per ottenere tale fama, Vicat innanzitutto impiega solo rifiuti urbani come […]
Non solo il gruppo transalpino Vicat è tra le aziende leader nel settore del cemento, con più di 220 centrali in tutta la Francia. Ma si è fatto anche la fama di attività greenfield, ovvero a basso impatto ambientale. Nonostante si occupi di cemento.
Per ottenere tale fama, Vicat innanzitutto impiega solo rifiuti urbani come combustibile nei propri forni di produzione della calce. Di recente, poi, ha fatto un passo in più presentando una speciale autobetoniera ‘green’, di nome fa Oxygene, che associa un autotelaio alimentato a gas naturale a un tamburo miscelatore con azionamento ibrido plug-in.
Un audace ‘mix’ nel segno della sostenibilità
Tanta roba e, tra l’ altro, lavorando su tecnologie italiane, visto che l’autotelaio di partenza è quello dell’Iveco Stralis NP con cabina Hi-Street nella versione 330 Es, quindi motore da 330 cavalli alimentato a biometano. Telaio poi allungato per la trasformazione a quattro assi, indispensabile a mantenere nella norma i pesi a terra del mixer rotante da 8 metri cubi Energya realizzato da Cifa, altro marchio italiano anche se dal 2008 fa parte del gruppo cinese Zoomlion.
A muovere il miscelatore, un sistema ibrido plug-in con motore elettrico a induzione alimentato da una batteria agli ioni di litio che può essere caricata in tre modi differenti: da rete (in un’ora con la colonnina ‘fast charge’); dal recupero dell’energia della frenata del camion (Kers); dal generatore ausiliario azionato dalla presa di forza dell’autotelaio. Risultato, un’autobetoniera da 14 metri cubi geometrici (8 effettivi) che vanta emissioni di CO2 più basse del 96 per cento rispetto a una Euro 6 diesel. E che taglia del 75 per cento quelle di particolato.
Autonomia dichiarata per la Vicat Oxygene a biometano, 150 chilometri, distanza pienamente compatibile con le attività di fornitura urbana di cemento chiavi in mano. E, vantaggio non indifferente in ambito cittadino, grazie all’adozione del movimento elettrico del tamburo, molto meno rumore rispetto a una betoniera classica azionata dal motore diesel.